"Non si creda di avere una squadra che ha per obiettivo la vittoria del campionato. Chi ha certi obblighi, sono altri. Se si pensa che con l'ingaggio di Storari, il Livorno ci paga tutti i suoi giovani, si rientra nel modo giusto di analizzare la situazione. Spinelli è il mio presidente, ha tutto il diritto di esternare la sua opinione, se ritiene di dovermi esonerare per scarso rendimento, è giusto che lo faccia. Ma lo conosco da 25 anni e sono consapevole che lui lo fa per stimolare".
Il tecnico del Livorno Christian Panucci ha iniziato con queste parole la conferenza stampa da lui stesso indetta dopo le parole di ieri del presidente Spinelli, deluso da alcune situazioni in occasione del pareggio contro l'Avellino.
Panucci non ha voluto rispondere a distanza al massimo dirigente labronico, ma ha voluto invitare la stampa a non coltivare un ambiente negativo dopo gli entusiasmi delle quattro vittorie iniziali consecutive. Un modo per proteggere lo spogliatoio, composto da tanti calciatori giovani che possono ora risentire il contraccolpo psicologico.
"Vorrei ricordare che nessuna squadra in questo campionato si potrebbe permettere il lusso di sopperire come nulla fosse alle assenze di Vantaggiato, Fedato e Vajushi, tutti attaccanti titolari ai quali, si aggiunge l'assenza di Emerson fino a gennaio. Io non dormo la notte, ma anche al Barcellona se togliessero Neymar, Messi e Suarez, non sarebbe la stessa cosa. Certo è che dobbiamo migliorare in qualcosa. Non è possibile essere la formazione che presidia più delle altre la metacampo avversaria, che pressa piuù alto di tutte le altre e che vede tradursi in rete subita il 60% delle azioni avversarie".