Il presidente Giulini insieme a tutta la dirigenza aveva ed ha ben chiaro qual è l’obiettivo di questa stagione. Per raggiungere tale traguardo, terminata la deludente stagione d’esordio, ha ingaggiato un nuovo direttore sportivo, che da subito si è rivelato navigato, esperto e protagonista in sede di calciomercato. La gestione dell’affaire
Nainggolan ha chiarito come il Cagliari non avesse intenzione di subire le volontà del club giallorosso, ma anzi di dettare delle condizioni ben chiare e poco negoziabili. Risolti i veri prestiti biennali ed accontentati coloro che necessitavano di una nuova esperienza lontano dai colori rossoblù, Capozucca, grazie all’indispensabile avvallo presidenziale, ha piazzato di volta in volta colpi perfetti per il campionato cadetto.
Di reparto in reparto sono arrivati giocatori funzionali al nuovo progetto tecnico targato Rastelli, eclettici e con una buona esperienza nel campionato di B. Uomini prima ancora che giocatori desiderosi di sfruttare una grande chance e ben consci che ogni avversario lotterà con il coltello tra i denti ogni qualvolta incrocerà la squadra isolana.
L’aver resistito alle sirene che chiamavano i pezzi pregiati verso nuove destinazioni ha fatto il resto, consegnando al nuovo allenatore un giusto mix, designato da tutti come l’organico maggiormente attrezzato per un’immediata risalita.
Qualche piccolo dubbio sul centrocampo in verità ancora rimane mentre difesa ed attacco non demeriterebbero nemmeno in A; occorrerà tuttavia attendere le prime gare per esprime giudizi maggiormente obiettivi ed avvalorati dalle prestazioni della squadra.
Capozucca di fatto si è dimostrato il nuovo valore aggiunto del Cagliari premiando la scelta compiuta dal presidente e company, il suo operato infatti lascia poco spazio alle giustificazioni e critiche qualora i risultati non dovessero arrivare.