Di Gennaro, il mancino educato

Il centrocampista è pronto per diventare grande in rossoblù

Marco Zucca
28/08/2015
Approfondimenti
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Vedendolo accarezzare il pallone, verticalizzare, tentare la giocata, trovare da trenta metri un pallonetto che non lascia scampo al portiere avversario, viene da pensare: “Ma Andrea Pirlo ha vestito da questa estate la maglia rossoblù?”. Ok, un paragone così importante potrebbe apparire azzardato, ma Davide Di Gennaro ha tutti i numeri e le qualità per emulare il campione del mondo, ora negli Stati Uniti d’America.

Il tecnico del Cagliari Rastelli, appena visto il centrocampista, ha deciso di arretrarlo da trequartista a regista basso, posizionandolo davanti alla difesa, con compiti di impostazione.

Sin dalle prime amichevoli giocate dalla compagine sarda il ragazzo classe ’88 ha dimostrato di avere un piede particolarmente educato, e di essere probabilmente il giocatore di maggiore tecnica tra i rossoblù, oltre ad essere contraddistinto da grande maturità. La conferma nella prima gara ufficiale, in Coppa Italia, vinta 5-0 contro la Virtus Entella: il centrocampista ha preso per mano la squadra, sfornando assist e gestendo la palla come meglio non si potesse. E contro il Trapani, sempre in Coppa, ha siglato con disinvoltura e sicurezza il rigore del passaggio del turno.

Sin da giovanissimo era apparso un predestinato, ma dopo positive stagioni, complici anche infortuni che lo hanno tenuto fuori per diverso tempo, Di Gennaro ha girovagato, senza tuttavia mai sfigurare, per i campi della serie cadetta. Per lui finora due promozioni dalla B alla A: col Bologna nel 2007/2008 e col Palermo nel 2013/2014. L’ultima stagione, a Vicenza, ha marcato 4 reti in 38 presenze.

Ora la grande occasione: un campionato da grande protagonista e la scalata verso la Serie A. Le premesse ci sono tutte: il buon Davide è finalmente pronto per emergere nel panorama calcistico italiano.

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