Nicola Murru e Antonio Barreca, rispettivamente classe 1994 e il 1995, sono, al momento, gli unici guardiani della fascia sinistra del Cagliari. Il primo, reduce da un'ultima stagione da dimenticare nella quale è sceso in campo solo in otto occasioni, è al quinto anno in rossoblù come membro della prima squadra. Il secondo, invece, è sbarcato in Sardegna da qualche settimana per indossare la casacca del Cagliari dopo l'anno in serie B col Cittadella.
Il reparto difensivo, principalmente formato da giocatori over 23, ha in Murru e Barreca (insieme a Del Fabro, Krajnc e Capuano che però ricoprono il ruolo di centrale difensivo) il futuro nel settore mancino della squadra sarda.
Murru, certamente, viste le sue 44 presenze in serie A con l'esordio nella massima serie a 17 anni, non è da considerare inesperto. Ha bisogno di riprendere il ritmo giusto e la continuità, quello è vero. Non si scoprono certo ora le doti atletiche e prettamente calcistiche, premiate anche con l'elezione lo scorso anno da parte del Daily Mail come uno dei dieci talenti più promettenti al mondo e il posto fisso nella lista dell'Under 21.
Barreca, per quanto riguardo la serie B, è una certezza. 38 match disputati al Cittadella nella passata annata, assist-man con un sinistro chirurgico e pregevoli giocate.
Ma siamo sicuri, tuttavia, che due baldi giovani siano sufficienti? In un campionato come quello cadetto, lungo (42 partite della regular season, esclusivi play-off e play-out), intenso e pieno di insidie, potrebbe infatti farsi sentire la mancanza di un elemento con diversi anni alle spalle, indispensabile per far tirare il fiato ai due fanciulli e garantire la necessaria solidità in fascia. Problema che fino a qualche settimana fa, prima della cessione di Danilo Avelar al Torino, non c'era.
Una “chioccia” da mettere al fianco di Nicola e Antonio sarebbe importante: anche se loro, nonostante la giovane età, vantano già un numero elevato di gettoni tra A e B.