Sette anni. A volte sono un niente, altre volte sono una vita. Sette anni fa Marco Storari lasciava il Cagliari dopo avergli regalato, a suon di miracoli, un'insperata salvezza. Lo lasciava per andare al Milan e poi alla Fiorentina, per poi trasferirsi alla Sampdoria dove sarebbe diventato un idolo, contribuendo con le sue parate molto spesso decisive e spettacolari a qualificare la Sampdoria in Champions League, mandando in delirio la Genova blucerchiata. In seguito avrebbe proseguito la sua carriera alla Juventus, vincendo davvero l'impossibile.
Sette anni, quattro scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe dopo, insomma una vita dopo, Marco Storari torna in Sardegna. Anche qui al Cagliari sembra essere passata davvero una vita: il presidente è diverso, la categoria è un'altra, persino lo stemma è cambiato.
Nulla è come prima insomma. Però in fondo l'aria è sempre la stessa, l'amore per la maglia è identico, e pure l'affetto per Marco è rimasto immutato.
Ci sono cose, forse, che qui a Cagliari non cambieranno mai.
Storari lo capirà presto, lo capirà quando metterà piede prima ad Asseminello e poi al Sant'Elia: basterà un nulla, forse anche solo uno sguardo, o magari una parata.
A quel punto tutti si accorgeranno davvero che lui è tornato, che lui è qua. Ancora, come se non se ne fosse mai andato.