Taccone: “Rastelli un mercenario”. Ma il tecnico non ha deciso in un secondo: ecco com’è andata

Le critiche del patron dell’Avellino a Rastelli: ma la sua scelta è stata maturata in diversi giorni

Marco Zucca
03/07/2015
News
Condividi su:

“È bene che i tifosi sappiano con chi abbiano a che fare e con chi spendono i loro tempo e i loro soldi”. Così il presidente dell’Avellino Taccone ha voluto bacchettare per l’ennesima volta in conferenza stampa il neo tecnico rossoblù Massimo Rastelli.

Il patron biancoverde non ha ancora digerito lo sgarbo fatto dall’ex tecnico:

“E’ un mercenario. Ha sottoscritto un precontratto e ha detto a me: “Ci vediamo mercoledì per la firma del contratto. Legittimo che avesse ambizioni e volesse guadagnare di più, ma non ci si comporta così”.

In realtà, è bene precisare che la scelta di Rastelli non è stata maturata in un pomeriggio, come molti credono, ma quasi in una settimana. Il mister, nel momento in cui la società sarda puntava forte su Sarri, poi divenuto tecnico del Napoli, era stato contattato dal Cagliari che gli proponeva la panchina.

Preso atto dell’incertezza di Sarri, Tommaso Giulini aveva chiesto a Rastelli di “fidarsi” e attendere, non firmando il contratto con l’Avellino. L’allenatore campano ha così avuto la necessaria pazienza che, nonostante la stretta di mano con Taccone e la promessa del rinnovo, è stata ripagata.

Leggi altre notizie su Blog Cagliari Calcio 1920
Condividi su: