Brkic: 6. Subisce tre gol, è vero, ma poco ci può fare: il primo è una bordata ravvicinata di Aguirre, il secondo un eurogol all’angolino di Bruno Fernandes e il terzo un colpo da biliardo di Thereau, che coglie il serbo in controtempo. Ottimo nelle uscite e su altre conclusioni dalla distanza, ci si augura possa rimanere anche la prossima stagione.
Balzano: 6. Partita senza grandi scossoni per il terzino ex Pescara, autore nel complesso di una buona stagione.
Diakitè: 5.5. Superato facilmente dai rapidi giocatori bianconeri quando puntato, specie nell’azione che porta al terzo gol dell’Udinese, è più efficace negli interventi di testa.
Rossettini: 6. Fresco di convocazione in Nazionale, il centrale non commette gravi errori. (Dal 1 st. Gonzalez: 6. L’argentino è positivo in marcatura, e conduce un secondo tempo senza sbavature).
Murru: 5.5 In occasione della prima rete ospite perde il diretto avversario, che scarica in rete. Per il resto, si propone anche in fase offensiva con alcuni cross interessanti.
Barella: 6.5. Il ragazzo ha i numeri per diventare un grande giocatore. Anche ieri l’ha dimostrato, confermando un’ottima personalità. L’invito, ovviamente, è a non montarsi la testa ed essere umile. Solo così potrà andare lontano.
Crisetig: 6. Quando cambia passo crea sempre qualcosa di interessante, e la manovra ne giova. Tenerlo in Serie B sarebbe un gran colpo.
Joao Pedro: 6.5. Il gol su punizione, il quinto stagionale, suggella una prestazione convincente da parte del brasiliano, che però durante la stagione ha viaggiato troppo a corrente alternata. (Dal 70’ Avelar: 6. Schierato sulla linea di centrocampo, spinge molto sulla corsia di competenza, creando le premesse per azioni pericolose).
Sau: 6.5. Il bomber di Tonara segna il suo secondo gol consecutivo, il settimo in una stagione che dopo il suo infortunio l’ha visto progressivamente spegnersi, salvo riaccendersi troppo tardi. Che la Serie B possa essere per Sau un’opportunità per rilanciarsi.
M’Poku: 6.5. La partita di ieri aveva poco significato, se non preservare “l’onore”. Il belga-congolese non ha mollato e ha messo il terzo sigillo stagionale, con un forte tiro ravvicinato che non ha lasciato scampo a Scuffet.
Longo: 5.5. Forse per dimostrare che qualcosa vale, il ragazzo si è intestardito in complesse giocate, non proprio riuscite. I fischi da parte dei tifosi sono stati la conseguenza di una stagione cominciata con le migliori premesse ma conclusa con 0 reti segnate in campionato, e appena due in Coppa Italia contro una squadra che sta giocando i playout di B. Altro da aggiungere? (Dal 58’ Cop: 5.5. Fallisce un facile gol a pochi passi dal portiere. Per il resto, non riesce ad incidere come probabilmente vorrebbe).
All. Gianluca Festa: 6.5. La gioia con la quale festeggia i gol rossoblù è la prova di quanto fosse attaccato alla maglia e ci credesse. I numeri sono tutti dalla sua parte: da quando si è seduto sulla panchina del Cagliari ha conquistato 13 punti in 7 gare, un cammino tutt’altro che da retrocessione. Peccato.
Chi sale
Sau si risveglia, M’Poku conferma le sue ottime qualità e Barella dimostra di avere davvero i numeri per diventare grande.
Chi scende
Samuele Longo si intestardisce in giocate complesse e poco produttive. Il pubblico non lo perdona.