Festa il rivoluzionario: solo per la maglia!

Alla “prima” il neo allenatore ha stupito tutti

Marco Zucca
27/04/2015
Approfondimenti
Condividi su:

“Non c’è spazio per nient’altro se non la concentrazione e la voglia di far bene. Porto entusiasmo, semplicità e motivazioni. Chi dimostra in allenamento di credere in questo finale di campionato, giocherà. Cosa ci può spaventare? Niente. Andiamo in campo e diamo il massimo!”

Così Gianluca Festa si era presentato sabato in conferenza stampa, alla vigilia della gara contro la Fiorentina. Diciamola tutta, nessuno avrebbe osato scommettere un euro su un risultato favorevole al Cagliari. Ma proprio il neo tecnico, beh, siamo certi ne avrebbe scommessi almeno 5. Perché in cuor suo sapeva che qualcosa stava cambiando.

Ha stupito tutti, il rivoluzionario Gianluca, che da giocatore ha vissuto tante battaglie sportive e sa quali corde dei giocatori debbano essere toccate. L’ha fatto, liberando la squadra dai fardelli emotivi che la tormentavano da mesi e facendole comprendere cosa significhi indossare la maglia del Cagliari. Il risultato è stato quello che tutti, stropicciandosi gli occhi, hanno potuto ammirare.

Uno psicologo, ecco cos’è stato Festa nei primi giorni alla guida dei rossoblù. Ha osservato in allenamento con scrupolosa attenzione ed ha optato per quella che, secondo lui, potesse essere la migliore formazione da schierare. La prestazione è stata esaltante: 1-3, e sarebbero potuti essere di più, se Cop non avesse fallito una clamorosa occasione a tu per tu con Neto e Pasqual non lo avesse “murato” in un’altra circostanza.

Ma va bene così. Per ora la prima missione del nuovo tecnico è compiuta: allontanare i fantasmi dalle menti dei giocatori. Ma la strada è appena cominciata. Il finale di stagione sarà una sorta di “Mondiale”, come lo stesso mister ha voluto sottolineare sabato: se le vinci tutte hai vinto.

E se il Cagliari dovesse compiere il miracolo, Gianluca Festa, psicologo rivoluzionario, sarebbe il primo vincitore. In ogni caso, avrebbe comunque restituito alla squadra la dignità di giocarsi ogni partita a viso aperto, onorando la maglia, fino alla fine.

Leggi altre notizie su Blog Cagliari Calcio 1920
Condividi su: