Non sono giorni allegri quelli che sta passando il Cagliari e che si stanno vivendo in casa rossoblù. Il presunto blitz ad Asseminello di venerdì su cui stanno indagando le forze dell’ordine, poi la pesante sconfitta casalinga contro il Napoli che di fatto ha definitivamente condannato alla Serie B la compagine del patron Tommaso Giulini, ed infine ieri le dimissioni di Zeman con la squadra affidata a Gianluca Festa.
Grande tensione insomma, che si è vissuta in maniera forte anche nel ventre del Sant’Elia proprio dopo la gara contro i partenopei. Protagonista il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Francesco Velluzzi, che denuncia di aver subito una vera e propria aggressione da parte di alcuni giocatori del Cagliari.
Motivo? Proprio un articolo circa il reale motivo del faccia a faccia tra i tifosi e la squadra ad Assemini, il cui contenuto (notti brave, dolce vita, scarsa professionalità, mancato impegno, e in più le botte nei confronti di Murru, Longo, Crisetig e Dessena), è stato giudicato non veritiero dagli stessi giocatori.
"Cinque-sei giocatori del Cagliari hanno tentato di aggredirmi tra cui Dessena, Cossu, Conti e Longo che era il più arrabbiato. I giocatori si fanno riferire le cose e capiscono quello che vogliono. Non gli fa piacere leggere di essere insultati dai tifosi", ha spiegato Velluzzi a Goal.com.
Quindi il giornalista entra ancora più nel merito della faccenda:
"Se avessero letto il pezzo forse non mi avrebbero aggredito. Hanno guardato le foto e letto solo i titoli. Sono stato molto calmo, ho avuto molto sangue freddo e non ho risposto ma mi sono spaventato parecchio".