Clima… AgghiAcciante

Tourbillon di emozioni nell’ultima disfatta al Sant’Elia

Marco Castoni
22/04/2015
Approfondimenti
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Un clima inatteso, incredibile, frustrante, quello scaturito dal mix di emozioni, “gesta tecniche” e tutto quanto ha avuto luogo in una domenica sera primaverile allo stadio Sant’Elia. Un timido sole si affacciava nel pre-partita, per poi sparire pian piano lasciando posto alle nubi e ad un vento freddo, quasi il clima seguisse l’andamento malinconico della partita del Cagliari.

Ai cori di contestazione e qualche rarissimo applauso di incoraggiamento e apprezzamento, si è potuto assistere a minuti di silenzio assordante, un silenzio coincidente con un possesso palla della squadra rossoblù, sterile e mai come domenica anni luce lontano dalla filosofia zemaniana.

Sgomento tristezza, rassegnazione e anche episodi di nervosismo in tribuna centrale, non certo il covo del tifo più sanguigno ed accesso, sono gli stati d’animo che già dopo 45 minuti facevano capolinea tra i volti dei tifosi, che ancora una volta e nonostante la classifica hanno voluto credere in un miracolo. Quanto visto nel rettangolo ha dato l’impressione come Conti e compagni fossero scesi in campo quasi per adempiere un dovere, ma con la voglia e l’attesa che questa maledetta stagione finisca al più presto.

Lo stesso devono aver pensato i numerosi tifosi che già dopo il primo tempo, si affrettavano a lasciare lo stadio per fare un mesto e triste ritorno a casa. Il tutto è stato suggellato dal gran finale, quando la squadra ha avuto un accenno di andar a salutare la curva, quest’ultima ha bocciato l’idea con una bordata di fischi.

Bene i fischi espressione di dissenso pacifico, come la tranquillità nel dopo gara che, ha dimostrato come il tifo cagliaritano, salvo rarissimi e isolati gesti, è uno dei più civili d’Italia.

Unico neo che prescinde dalla gara con il Napoli, qualcuno dovrebbe spiegare  ai giocatori che il biglietto viene regolarmente pagato non solo in Curva Nord e, anche se poco rumorosi, i tifosi incitano e sostengono la squadra anche negli altri settori; un saluto, un grazie lo meritano anche loro.

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