Gonzalo Higuain è il giocatore che è stato in grado di non far rimpiangere quell'altro. Quell'altro è Edinson Cavani, un signore da 104 gol in 138 partite, un idolo per i tifosi partenopei, che non vedevano un campione così all'ombra del Vesuvio dai tempi di sua maestà Diego Armando. Un giorno El Matador Cavani decise di salutare il suo popolo e di volare a Parigi per conquistare trofei (e banconote).
Ecco, da quel giorno De Laurentiis si guardò intorno in cerca di un simbolo, di un eroe che potesse essere all'altezza del suo predecessore. Puntò abbastanza in fretta il dito contro lui, El Pipita Higuain, all'ora bomber del Real Madrid, scucì 40 milioncini dal portafoglio e portò in Italia un campione. L'impatto di Gonzalo col nostro campionato è stato devastante: 24 gol nella prima stagione, 24 nella seconda, ancora in corso e dunque migliorabile abbondantemente.
Forza fisica, esperienza internazionale, qualità, rapidità, Higuain è un attaccante completo che ha saputo rimpiazzare egregiamente Cavani, caricandosi spesso e volentieri il Napoli sulle spalle e trascinandolo a suon di gol. Ben 13 dei 24 gol stagionali sono stati siglati in campionato, in cui Higuain ha alternato momenti mostruosi a cali terribili.
Fatto sta che il bomber argentino si presenterà al match del Sant'Elia reduce dall'exploit in Europa League contro il Wolfsburg, con il morale dunque a mille e voglioso di punire anche il Cagliari.