Avelar: ne carne, ne pesce? Le contraddizioni non portano alla consacrazione

Il laterale brasiliano non riesce a consacrarsi definitivamente

Marco Castoni
18/04/2015
Approfondimenti
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Il gran inizio di campionato aveva lasciato ben sperare che questa sarebbe stata la stagione buona, nella quale avremmo visto finalmente Avelar padrone indiscusso della fascia mancina.

Invece l’ex Schalke 04 ha palesato per l’ennesima volta tutti i suoi limiti: completamente inadatto per fare il terzino se non con l’eccezione zemaniana fatta di inserimenti e sovrapposizioni, tecnicamente carente per fare l’ala nel tridente rossoblù.

Il ruolo che maggiormente sembra cucito per le caratteristiche del brasiliano è quello interpretato da Vincent Candela nella Roma scudettata di Capello, un fluidificante capace di coprire tutta la fascia senza eccessive responsabilità su entrambe le fasi, quinto difensore in caso di necessità, ma comunque sempre coperto dal centrale di sinistra e contemporaneamente primo attaccante quando la manovra passa dai propri piedi.

Tale modulo oltre che passato di moda e difficilmente ritrovabile tra gli schieramenti della massima serie, non è lontanamente concepito da Zeman che sulla fascia destra, quando libero da infortuni o squalifiche schiera Balzano, mirabile esempio di come andrebbe interpretato il ruolo di terzino nello scacchiere del tecnico boemo.

Punto fermo della difesa, Avelar a volte è sembrato intoccabile più per mancanza di alternative che per qualità proprie irrinunciabili; durante la gestione Zola è stato criticato pubblicamente dal tecnico di Oliena e messo da parte nella partita contro il Verona dopo prestazioni alquanto carenti, salvo poi ritrovare una maglia da titolare nella sconfitta fatale contro la Samp.

Alla terza stagione con la maglia del Cagliari, Avelar ha lasciato intravvedere delle buone doti, ma pare entrato nei cuori dei tifosi anche e soprattutto per la presenza costante nei social network, attraverso i quali non perde occasione per riaffermare l’attaccamento alla maglia e quanto nonostante tutto la salvezza sia ancora possibile.

Nel mercato invernale rumors parlavano insistenti di interessamenti nei confronti del laterale carioca, ma a fine stagione la sua partenza potrebbe essere motivata da ragioni legate alla categoria e alla gestione societaria, più che per particolari e reali meriti personali.

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