21+30=51. E scusate se la matematica non è un'opinione

Serie B o non Serie B, ancora non è giunto il momento di parlarne

Marco Zucca
27/03/2015
Approfondimenti
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Comunque io l’1-4 di Milano e lo 0-4 di Empoli non riuscirò a dimenticarli facilmente. Perché restano, e resteranno, vere e proprie imprese. E pazienza se finora sono due delle appena quattro vittorie del Cagliari in questa stagione. Io non le toglierò dalla mia mente. Partite chiuse in una frazione di gioco, avversari tramortiti e incapaci di reagire, calcio e musica che divenivano una sola parola.

Dopo quei successi, specie quello del Castellani, ero convinto che avremmo scalato posizioni su posizioni in classifica. Ma non è stato così, ed è inutile recriminare.
Sarei un pazzo a dire che ancora credo alla salvezza? Un tifoso rossoblù sosterrebbe appieno questa mia affermazione; un esterno, dalle vedute equilibrate, mi direbbe invece che ormai non c’è più nulla da fare, a meno di un harakiri dell’Atalanta, difficile da immaginare.

Serie B o non Serie B, dunque. Di questo se ne parlerà eventualmente il 31 maggio, quando si chiuderà il sipario e si organizzeranno le vacanze, pianificando la stagione seguente.

Ma ora, per favore, lasciamo che le dieci partite rimanenti vengano affrontate con le unghie e con i denti. D’altronde, ci sono 30 punti ancora a disposizione.
21+30=51.

E scusate se continuo a credere che la matematica non sia un’opinione, fino a quando essa non deciderà di condannarci.

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