Marroccu: "Per il Cagliari la morte è sempre più vicina. Ci giochiamo la vita"

Il ds rossoblù ai microfoni de La Gazzetta dello Sport

La Redazione
24/03/2015
Interviste
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Il ds del Cagliari non ci sta. La retrocessione non è gradita in casa Cagliari:

“Sia chiaro, qui nessuno vuole andare in B. I giocatori sanno che se si scende si gioca per risalire tutti insieme”.

Parole rilasciate alla Gazzetta dello Sport. Marroccu ci tiene a sottolineare il fatto che in casa rossoblù nessuno abbia intenzione di mollare, o peggio ancora lo abbia già fatto:

“Non scherziamo, il clima di rassegnazione non ci appartiene. Ce la giochiamo fino all'ultimo. La squadra è viva, il 30 maggio tiriamo le somme. La serie A va difesa con tutte le nostre forze. I giocatori lo sanno, dai veterani ai giovani fino agli ultimi arrivati: in queste ultime dieci partite ci giochiamo la vita. È vero, l’abbiamo già detto ma ora la morte è più vicina”.

E poi i tanti errori della squadra:

"Ci sono aspetti da migliorare. Ma evitiamo alibi, il problema siamo noi e non gli altri. La corsa salvezza? Anche Chievo ed Empoli si sono rimesse a correre. Noi, Cesena e Atalanta siamo l’una di fronte all’altra. Due retrocedono e una si salva. Ma sono fiducioso". Si passa alla prossima sfida con la Lazio. "Nella sosta, pur con l’assenza dei sette nazionali, possiamo rimetterci al passo".

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