Cambiano gli allenatori e i loro relativi moduli, ma un fattore rimane continuo e immutabile: l’alternanza costante dei vari interpreti che ancora non garantisce una formula vagamente vincente ai colori rossoblù. In un campionato costellato da mille difficoltà, alcune certezze potevano e possono dare qualche sicurezza in più, in gruppo dove prima i senatori son stati chiamati ad essere i salvatori della patria per poi, anche a fronte di prestazioni non proprio da ricordare, essere messi da parte.
L’avvento di Brkic ha sbaragliato la concorrenza tra i pali, dando una sicurezza almeno nel ruolo di estremo difensore, relegando le scelte estive presidenziali al ruolo di spettatori. In difesa l’unico certo di una maglia sino al ritorno di Zeman era Luca Rossettini che da due partite si accomoda in panchina lasciando spazio alla coppia inedita Ceppitelli-Diakitè. La coppia di centrali ha visto un alternanza quasi continua d’interpreti, così come il ruolo di terzino destro, tra i vari Pisano, Balzano e Gonzalez.
Sulla fascia mancina Avelar è stato schierato con regolarità, raramente infatti la sua maglia da titolare è stata messa in discussione da un Murru apparso comunque in netta ripresa.
Nella mediana il dualismo Conti-Crisetig ha accompagnato la vigilia di quasi ogni partita, mentre solo Ekdal e dopo un periodo iniziale Donsah, sono riusciti a ritagliarsi maggior spazio rispetto ai compagni di reparto. Il resto della mediana vede un Dessena grintoso e poco più, Joao Pedro tra alti e bassi e un Husbauer finito nel dimenticatoio. In attacco, al netto dell’assenza di un Sau vittima di troppi e ripetuti problemi fisici, Longo raramente ha fatto intravvedere reali pericoli per le porte avversarie.
Cop dopo il goal all’esordio si è perso tra Zola e Zeman, Farias ha ritrovato una maglia da titolare con continuità, mentre Mpoku da l’impressione di dover ancora recepire i dettami del boemo.
L’allenatore si sa ha l’opportunità insindacabile di vedere e valutare i giocatori nel lavoro settimanale, in modo da poter schierare la formazione ritenuta migliore, ma una domanda è lecito potersela fare: a quante e quali sorprese assisteremo nelle restanti fondamentali partite?