Quella scomoda panchina

Samuele Longo, divenuto terza punta, pare non rientrare nei piani di Zeman

Marco Zucca
19/03/2015
Approfondimenti
Condividi su:

Con Zola aveva cominciato a giocare con continuità, con Zeman si è mestamente riaccomodato in panchina, che con tutta probabilità sarà destinato a scaldare in più occasioni. Samuele Longo, da titolare nella gestione di Magic Box, è tornato ad essere quasi invisibile per il tecnico di Praga, che non lo considera decisivo o (forse) pienamente maturo.

Contro l’Inter Longo era entrato in campo con decisione, marcando in compartecipazione con Carrizo l’inutile rete rossoblù e impressionando il mister nerazzurro Mancini, che a fine gara aveva parlato molto bene di lui. Contro il Verona una sua conclusione a botta sicura era stata murata dalla difesa gialloblu, e a Genova contro la Samp Viviano gli aveva negato con un provvidenziale intervento il primo gol in Serie A.

Ora le gerarchie sono mutate. Nel 4-3-3 zemaniano difficilmente il giovane di Valdobbiadene potrà rivestire il ruolo di esterno. Ecco perché dovrà accontentarsi di divenire terzo attaccante centrale, dopo Sau e Cop.

A Longo il compito di dimostrare in allenamento di poter meritare qualche occasione, quantomeno da subentrato. Altrimenti la panchina, dimenticata negli ultimi tre mesi, potrebbe rivelarsi di nuovo terribilmente scomoda.

Leggi altre notizie su Blog Cagliari Calcio 1920
Condividi su: