Perché sabato non avremo nulla da perdere. Perché la Sampdoria fa paura, ma quando sei con l’acqua alla gola non dovrebbero intimorirti nemmeno le maglie bianconere dei campioni d’Italia. Perché se Cellino fosse ancora presidente del Cagliari si sfiderebbe con Ferrero a colpi di battute. Perché i sardi a Marassi contro i blucerchiati, tranne la sconfitta della scorsa stagione, fanno risultato dal 2004/2005.
Perché Zola sostenga un modulo fino al termine della partita, invece di cambiarlo due o tre volte. Perché basta col toto-allenatore: vogliamo destabilizzare ancor più l’ambiente? Perché Husbauer venga tirato fuori dal cassetto, e non resti soltanto un sogno di una notte di mezz’inverno. Perché con Crisetig titolare la manovra si velocizzi. Perché con Crisetig regista i numeri contano: 16 punti conquistati. Perché gli esperimenti in difesa siano terminati.
Perché San Brkic metta il lucchetto alla porta rossoblù. Perché M’Poku continui a dare del tu al pallone, accarezzandolo con la suola. Perché qualche attaccante cominci a segnare, in che modo non importa, ma la butti dentro! Perché si inizi a giocare da subito, non regalando un tempo agli avversari. Perché la classifica è da allarme rosso, ma c’è ancora tempo per risalire.
Perché la Serie A possa essere riacciuffata con le unghie e con i denti. Perché i tifosi, a cui poche gioie sono rimaste in quest’isola, non si disinnamorino dei colori rosso e blu.
Nulla è ancora perso, possiamo farcela. Che sabato sia la gara del riscatto.