Durante la conferenza di presentazione, il nuovo allenatore Gianfranco Zola affermò che si sarebbe affidato alle prestazioni della vecchia guardia per risalire la classifica. Più e più volte si è analizzato come l’apporto sperato e invocato da parte dei senatori fosse carente e addirittura controproducente dal momento in cui si ricorre al loro utilizzo, retrocedendo al ruolo di spettatori, giocatori meritevoli di avere un utilizzo maggiore.
Nella partita che, al netto delle dichiarazioni presidenziali, poteva valere molto più di semplici tre punti, Cossu non è stato utilizzato neanche a partita in corso, Pisano desaparecido tra infortuni e dubbi vari, si è potuto invece assistere ad un Dessena tra centrocampo e difesa volenteroso si, ma disastroso vedi il goal di Gomez, Conti al piccolo trotto e un Rossettini incapace di svolgere il ruolo di leader difensivo.
Dopo nove partite della gestione Zola, i dubbi sono aumentati, così come le certezze diminuite: Conti-Crisetig alternativi prima, complementari poi, Dessena disorientato, Avelar lontano parente del giocatore ammirato ad inizio stagione, continua alternanza nel ruolo di difensore centrale come d’altronde accade anche per il ruolo di unica punta, infine un modulo che dopo poche partite ha perso la sua efficacia.
Dove sono i punti fermi rappresentati dai senatori, o meglio coloro che dovevano essere i deputati a tirar fuori il Cagliari da questa situazione? Una spiegazione è difficile da trovare, cosi come una chiarezza non viene diffusa dalla società, che nonostante la classifica continua a sostenere quanto il suo operato sia condivisibile.
La tifoseria, sedotta e abbandonata tra progetti e proclami, ora ha perso la pazienza, il solo Conti da vero capitano è stato capace di mettere la faccia, proferendo parole che cozzano con quelle del suo allenatore.
Il presente e il futuro non promettono niente di buono, solo l’incoscienza di affidarsi ad una formazione di giovani spensierati potrebbe portare a un miracolo insperato. D'altronde a tal punto cosa si ha da perdere?