Il segreto di Pulcinella della formazione che ogni domenica Zola schiera sul rettangolo di gioco è rappresentato dal fatto che Avelar non sia un terzino, o quantomeno non un laterale da impiegare nella difesa a quattro. Le squadre avversarie scelgono puntualmente di giocare sull’out di destra come hanno dimostrato le partite con l’Atalanta e il Torino: Zappacosta e Bruno Peres hanno infierito per 90 minuti. Le passate stagioni avevano già dato lo stesso responso, salvo poi la cura Zeman restituire alla società rossoblù un nuovo giocatore capace di stupire ed entrare di prepotenza nei rumors di mercato.
In una fase cruciale per le sorti della compagine rossoblù, ci si chiede quanto convenga continuare a schierare il brasiliano, oppure se sia arrivato il momento di cambiare modulo trasformando quello attuale in un 3-4-1-2. Inserire un Diakitè portando la difesa a tre, garantirebbe maggiore copertura ad un Avelar che vedrebbe il suo raggio d’azione aumentare cosi come la possibilità di rendersi pericoloso nei pressi dell’area avversaria.
Una seconda soluzione vedrebbe invece lasciar invariato il modulo con il rilancio di Balzano che pare oramai recuperato, oppure concedere l’ennesima chance ad un Murru finito nel dimenticatoio.
L’ex terzino del Pescara, cosi come il prodotto della cantera isolana, teoricamente dovrebbero garantire maggiore copertura ad una squadra che pensa prima a non prenderle e poi a cercare di offendere. Nell’attesa che si sblocchi l’attacco e la consapevolezza di avere nel centrocampo il reparto che sta tenendo a galla la squadra, anche la difesa ha bisogno immediato di qualche ritocco.
La classifica suggerisce che il periodo degli esperimenti e delle prove è finito, il tempo delle scelte è arrivato.