Cocco il bomber sardo: "Il mio sogno? Giocare nuovamente nel Cagliari"

L'attaccante ai microfoni di tuttomercatoweb

La Redazione
13/02/2015
Interviste
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11 reti in campionato, cinque nelle ultime due partite. Andrea Cocco è il simbolo del Vicenza che vola, in piena zona playoff pur essendo la ripescata dell'ultimo minuto. L'attaccante sardo racconta il suo momento e quello della squadra ai microfoni di Tuttomercatoweb:

Andrea, ti aspettavi una situazione simile a febbraio?

"Sicuramente ci siamo ripresi dopo un avvio difficile. Devo fare i complimenti al direttore per la squadra che ha allestito, perché anche se ha avuto poco tempo a disposizione ha preso giocatori di qualità e di categoria. Poi con l'arrivo di Marino in panchina è arrivata la svolta, ci ha dato un'identità precisa e una serenità nel momento in cui eravamo in una situazione calda, difficile".

Cosa è cambiato da Lopez a Marino?

"Non mi piace fare paragoni, sicuramente Lopez non ha avuto fortuna considerato che ci conoscevamo poco. Con l'arrivo di Marino la condizione è cresciuta".

Cinque reti in due partite e la tua prima tripletta. Come stai vivendo questo momento?

"Con molta serenità e tranquillità. Il momento di forma è importante e segnare la prima tripletta mi ha dato un'emozione forte, soprattutto perché ha portato a ribaltare la partita contro il Perugia".

Ci pensi alla classifica cannonieri?

"Non guardo la classifica cannonieri, penso semplicemente a fare il mio meglio partita dopo partita".

Cosa è cambiato rispetto a Reggio? A differenza di questo Vicenza, partito per salvarsi, i calabresi avevano allestito una squadra ambiziosa. Eppure finì con una retrocessione

"A Reggio c'era un ambiente particolare, tanti problemi e riuscire a far bene era difficoltoso. A Vicenza si lavora con tranquillità e c'è una società ben organizzata, oltre che un gruppo affiatato e questo fa la differenza. Non ci sono gruppetti, non si sparla l'uno con l'altro. E a Reggio non c'era di certo uno spogliatoio unito".

A gennaio ti sei trasferito in Portogallo, al Beira-Mar. Che esperienza è stata?

"Vista la situazione a Reggio volevo cambiare aria. Ma anche in Portogallo ho trovato tante difficoltà. Diciamo che è stato un anno da dimenticare. Anche l'adattamento in una realtà non è stato facile".

Possiamo dire che Marino sia l'artefice del tuo rilancio?

"Sicuramente ha grandi meriti e mi ha dato anche grandi responsabilità".

In Serie B c'è il precedente del Pescara di Galeone, che ha centrato la promozione in Serie A da ripescato nel 1986/87. Credi che questo Vicenza possa ripetere l'impresa?

"Non so dove possiamo arrivare. L'obiettivo è la salvezza e mancano 12-13 punti per raggiungerla. Al resto penseremo dopo".

Sei sardo e cresciuto calcisticamente al Cagliari. Ti piacerebbe tornare a indossare la maglia dei rossoblù?

"La speranza rimane sempre. In questo momento non credo ci sia questa probabilità, ma mi farebbe piacere giocare per la squadra della mia terra".

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