All’inizio della stagione se avessero chiesto a qualsivoglia tifoso rossoblù su chi Zeman avrebbe puntato senza se e senza ma, la risposta sarebbe stata indubbiamente Marco Sau. Purtroppo per il boemo l’assenza del bomber isolano è coincisa con il trend negativo che ha portato la dirigenza a sollevare dall’incarico il mister boemo. Da quel maledetto giorno di Novembre son cambiati tanti aspetti attorno alla squadra rossoblù, partendo dall’allenatore sino ad arrivare al modulo ed interpreti. Proprio il cambio di filosofia e la seguente variazione di modulo ha consentito di invertire immediatamente la rotta, abbandonando il terz’ultimo posto in classifica.
Un centrocampo più folto, ha dato maggiore equilibrio alla squadra, mentre il tridente tutto inserimenti e velocità ha lasciato spazio ad un'unica punta centrale. Longo ha così trovato un impiego con continuità insperato, riscuotendo elogi non tanto per i goal che ancora in campionato latitano, quanto per l’impegno e il lavoro al servizio dei compagni.
L’ultimo arrivato Cop, dal canto suo ha lasciato intravvedere grandi qualità, avvalorate dalla splendida rete che ha regalato la vittoria casalinga contro il Sassuolo. Al novero di pretendenti alla maglia di centravanti si inserisce di diritto anche Sau, che oramai ha pienamente recuperato dai guai fisici che lo affliggevano, portando in dote caratteristiche tecnico-tattiche differenti rispetto al compagni di reparto. Capace di mettere a segno 4 goal, a cui vanno sommati i 2 in Coppa Italia, alla pari di Ekdal, Sau risulta essere il capocannoniere del Cagliari nonostante la lunga assenza.
Se Zola cambierà modulo per poter schierare più di una punta di ruolo, ancora non è dato a sapere, ma in una lotta per non retrocedere lunga e insidiosa, Sau si candida a ritornare protagonista trascinando verso la salvezza compagni e tifosi a suon di goal.