Per settimane si era fatto il suo nome, la gente lo invocava. Lui era (ed è) il portiere esperto che mancava al Cagliari, la garanzia tra i pali che i sardi non avevano avuto per tutta la prima parte della stagione. Zeljko Brkic, 28 anni, centonovantasette centimetri che lo rendono il giocatore più alto ad aver mai vestito la maglia rossoblù. Insomma, non appena il serbo è sceso in campo, era già nella storia di questo club.
La speranza è che ora possa entrarci per meriti sportivi e non per grazia concessa da madre natura. L'inizio è stato incoraggiante, con diversi bei interventi ma soprattutto con la leadership che forse mancava con un giovane (seppur dal sicuro avvenire) come Cragno.
L'altezza rende Brkic dominante sulle palle alte e ciò gli permette di risolvere situazioni potenzialmente insidiose con uscite aeree che danno sempre grande sicurezza e tranquillità all'intera squadra. Le sue lunghe leve gli permettono, inoltre, di occupare pressoché tutta la porta in estensione. L'impressione è che con lui in porta il reparto arretrato tragga giovamento, grazie alla personalità dell'estremo difensore ex Udinese.
La bontà dell'affare si poteva respirare con la "benedizione" ottenuta da parte di Avramov, portiere che ha lasciato un gran ricordo a Cagliari. Brkic, non appena arrivato nell'isola, dichiarò: "Mi manda Vlada".
I due si conoscono bene essendo originari della stessa città, Novi Sad, che sembra poter essere una località riservata a portieri rossoblù. Intanto il popolo sardo, dopo aver apprezzato Avramov tra i pali, si gode il suo degno erede: Zeljko Brkic, la montagna di Novi Sad.