Cagliari, la magia delle 100 maglie d’epoca rossoblù nella mostra del Gallus (FOTO)

Esposte presso la Banca Mediolanum

Alexandra Atzori
20/12/2014
Eventi
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Un vero e proprio museo del Cagliari. E, il fatto che gli spazi utilizzati non fossero quelli di un museo vero e proprio, ma quelli delle banca Mediolanum in via Roma a Cagliari, ha contribuito a rendere l'esposizione più personale e intima e l'ambiente più rilassato. Il tutto è nato dalla grande passione di Simone Gallus, il proprietario di tutti gli oggetti in mostra, per i reperti legati al Cagliari e per gli stessi colori rossoblù.

Pur non avendo potuto vivere pienamente l’emozione dello scudetto (essendo nato nel 1968) dice di essere rimasto colpito dall’importanza che ha avuto questo grande evento, non solo per i tifosi rossoblù ma per tutta l’isola e di aver voluto iniziare, per questa ragione, a cercare oggetti che appartenessero a quel periodo.

Ha iniziato la sua collezione nel 2010 e, da allora, ha messo insieme ben cento maglie (dalla più vecchia, del 1964, a quelle dei giorni nostri), calzoncini, scarpini, tacchetti, foto, album e numerosi palloni: il più vecchio, del 1930, utilizzato nella finale dei mondiali uruguayani. Arrivano alla spicciolata alcune delle vecchie glorie rossoblù che, naturalmente, ricordano con piacere il tempi in cui indossare quelle maglie era un'abitudine.

Dice Mario Brugnera: "Non ho mai capito perchè ma delle casacche dei miei tempi ci chiedono sempre dei laccetti. Gli scarpini, invece, erano unici, ognuno di noi ne aveva un paio e cambiavamo i tacchetti a seconda delle condizioni atmosferiche. Mica come oggi che ne hanno sette o otto paia".

I palloni, comunque, sono quelli che attirano più ricordi; Enrico Cocco, giocatore del Cagliari degli anni Quaranta racconta di come fossero duri e pesanti, soprattutto a causa delle infiltrazioni d’acqua che rendevano il pallone più ingestibile e difficile da colpire di piede ma, soprattutto, di testa: “Avevamo la testa distrutta, la pelle della fronte si levava del tutto e non facevi in tempo a guarire che già dovevi rigiocare e distruggerti di nuovo la fronte”.

Mario Brugnera ascolta e annuisce, ricordando anche lui quanto fosse difficile giocare con quei palloni: “Mica sono come quelli di oggi che, ancora un po’, vanno in rete da soli”.

Arriva Gigi Piras e guarda rapito le maglie esposte: ”Ho giocato con queste qui, me le ricordo bene, la squadra stava attraversando un brutto periodo (indica le maglie anni Ottanta, con il marchio “Ariostea”, dell’ultimo campionato in serie A e quelle marchiate “FOS”, del ritorno in serie B); però all’inizio ho anche giocato con quelle maglie là, e il periodo era decisamente migliore (e, sorridendo, indica le maglie del Cagliari degli anni post scudetto). E quei palloni? Ho fatto in tempo a giocarci per un po’, erano terribili”.

Una grande occasione per rivivere tempi passati e ascoltare aneddoti interessanti.

Di seguito troverete alcune foto della mostra.                    

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