Treccine, balletti, dribbling a volontà. Anche quando non servono, un doppio passo o una finta di corpo ci stanno benissimo, specie se sei Sudamericano. Figuriamoci se sei stato per tutta l'estate l'oggetto del desiderio delle big d'Europa, che hanno dato vita ad un'asta internazionale, con offerte da capogiro pervenute a Firenze ma prontamente rispedite al mittente. Juan Guillermo Cuadrado, in arte JC11, funambolo per volontà divina.
I viola per mesi avevano affidato tutto il loro potenziale offensivo ai gol di Giuseppe Rossi. Quando l'italo-americano è tornato per l'ennesima volta in infermeria, la Fiorentina è diventata Cuadrado-dipendente: una squadra imprevedibile e spettacolare con il colombiano in campo, timida e fiacca senza di lui. Praticamente nessun difensore, nel corso di tutta la passata stagione, è stato in grado di contenerlo.
Il sudamericano era stato semplicemente immarcabile. Quest'anno JC11 é stato, fin ora, meno "illegale" dell'anno scorso, con prestazioni buone ma senza mai dare l'impressione di non avere rivali, senza mai trasformare l'avversario in un birillo da scherzare con finte e controfinte. Se però
Cuadrado vale circa 40 milioni un motivo ci sarà e per questo domani sarà l'uomo più pericoloso. Tra l'altro a Cagliari incontrerà Ibarbo, suo compagno di nazionale. Victor non mancherà di dare qualche dritta ad Avelar o chi per lui giocherà sulla sinistra e si troverà di fronte Juan il dribblomane.