Il triste primato rossoblù

Ancora nessuna vittoria tra le mura amiche

Marco Zucca
11/11/2014
Approfondimenti
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Chissà quanti fervidi scommettitori, dopo le prime gare di campionato, avranno rinunciato ad optare per il segno “1” quando il Cagliari gioca in casa, preferendo un più comodo “gol” o X-2. Il presidente Giulini, prima dell’inizio del campionato, auspicava che il Sant’Elia potesse essere un “fortino inespugnabile”, considerando l’impianto cagliaritano una vera roccaforte, all’interno del quale costruire la salvezza rossoblù. Ma nel corso delle prime 11 giornate, di cui 5 casalinghe, il Cagliari non è mai riuscito a conquistare i tre punti tra le mura amiche, anzi, ha perduto i primi due incontri contro Atalanta e Torino (col medesimo risultato di 1-2), non riuscendo ad andare oltre il pari nelle restanti tre occasioni.
Nemmeno con l’apertura della Curva Sud si è riusciti a sfatare quella che può essere senza alcun dubbio definita “maledizione del Sant’Elia”: contro Milan e Genoa la compagine sarda non è riuscita ad andare oltre il pari (1-1 in entrambe le circostanze).
I ragazzi di Zeman, dunque, sono loro malgrado testimoni di un triste primato: sono infatti l’unica formazione a non aver mai vinto in casa. Prima della scorsa giornata condividevano la scomoda posizione con il Chievo Verona, che però domenica è riuscito a sconfiggere 2-1 il Cesena, grazie alla doppietta di un ritrovato Pellissier.
Scoprire da dove possa derivare il “mal di casa” non è dato saperlo, ma i numeri che emergono parlano di (appena) 10 punti raccolti finora dai sardi, la maggior dei quali in trasferta, in virtù del pareggio di Sassuolo nella prima giornata e dei clamorosi quanto rotondi successi sui campi di Inter ed Empoli.
La prossima gara, il 23 novembre, vedrà il Cagliari impegnato sul terreno del Napoli, dopodiché i rossoblù ospiteranno l’ostica Fiorentina. Quale migliore occasione per sfatare il tabù dello stadio cagliaritano? Società e tifosi non attendono altro.

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