Appena due metri di rincorsa e il pallone calciato col sinistro, all’incrocio dei pali, con una precisione, una potenza e una naturalezza che solo un brasiliano può avere. Danilo Avelar, scopertosi all’improvviso (o forse no?) nuovo rigorista del Cagliari, ha festeggiato, rivolgendosi alla curva, la prima rete con la maglia rossoblù, utile per accorciare le distanze e dare il là ad un’insperata rimonta contro la Sampdoria.
Il terzino, tra i più “chiacchierati” nel corso delle prime 8 giornate di campionato, è il prototipo ideale dell’esterno zemaniano, invitato a spingere assiduamente lungo la fascia di competenza. Dopo averci più volte provato ma essersi visto negare la gioia del gol dai portieri avversari, finalmente è giunta la prima segnatura, che difficilmente Avelar dimenticherà. Tuttavia, egli avrebbe preferito conquistare i tre punti: “E’ vero che sono stato contento per il mio primo gol, però sinceramente preferisco non segnare e uscire con una vittoria”.
Che nella prossima partita possa esserci il binomio rete-tre punti? Lo speriamo, e intanto prendiamo atto dell’impossibilità per l’altro terzino Nicola Murru di richiedere una maglia da titolare, di fronte a questo straordinario stato di forma di Avelar. A meno che Zeman non decida di spostare il brasiliano un po’ più avanti: chissà, magari nel ruolo di mezzala e senza compiti di marcatura potrebbe essere ancora più a suo agio, e presto potrebbe giungere il prossimo selfie post-vittoria. I tifosi rossoblù se lo augurano.