Lazio-Cagliari è terminata con il risultato di 2-1 e Walter Zenga è appena arrivato ai microfoni di DAZN per commentare la prestazione dei suoi.
Ecco le sue parole:
“Buona partita tutto sommato. Siamo andati in vantaggio, poi in un momento cruciale ci sono state le parate di Cragno. Però c’è un rigore netto, ci siamo stancati degli episodi contro. Questo con le regole nuove è rigore, gli episodi decidono le partite. Non c’è problema, basta che la regola venga applicata sempre.
Regola da calcio balilla, il regolamento di adesso dice che questo di oggi è rigore. Perché per gli altri sì e per il Cagliari no? Buon primo tempo, poi nel secondo siamo andati sotto e alla fine abbiamo cercato il pareggio con i ragazzini. Gli episodi contano, il rigore, la punizione di seconda pronti via, poi magari la partita la perdiamo lo stesso ma vediamo gli episodi. Al VAR lo vedono. Poi ripeto, magari perdiamo lo stesso. Quello va in mezzo alle discussioni post partita, questo è rigore, punto.
Il mio lavoro sulla squadra? Ho dovuto dare stabilità nonostante il poco tempo. Siamo in un momento in cui giocare ogni 3 giorni porta degli scompensi. Ora è mezzanotte, domani abbiamo l’aereo alle nove. Quello che mi piacerebbe fare è avere continuità, se riuscirò a farlo sarò felice. Io vedo che i ragazzi giocano le partite con lo spirito giusto. Alla fine andiamo a casa, vinto o perso, sapendo di aver dato tutto.
Momento particolare quando ho cambiato modulo? Sì, loro avevano spinto tanto e abbiamo provato a fargli male. A me è piaciuto il primo tempo, poi nel secondo ci siamo messi a posto quando abbiamo preso le misure sui quinti centrocampisti. I giocatori fanno quello che dico, il fatto che i giocatori mi seguano indica che apprezzano il mio lavoro.
Cragno? Avevo visto lui e Meret dal vivo. Tolto Donnarumma, avevo detto che sarebbero stati i migliori. Poterlo allenare è bello per me. Se un portiere para tantissimo non significa che la squadra non gioca, altrimenti io non avrei giocato tutte quelle partite in A. Il portiere scende in campo per parare”.