I beniamini rossoblù in prima fila nella lotta contro la SLA: spopolano i video dell’Ice Bucket Challenge

Anche i giocatori del Cagliari supportano la ricerca contro la SLA

Marco Zucca
21/08/2014
News
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Oramai la famosa secchiata d’acqua gelida, meglio conosciuta come “Ice Bucket Challenge”, sta coinvolgendo tutti i personaggi del mondo della cultura, spettacolo e sport, divenendo il fenomeno dell’estate 2014. In realtà si tratta di un gesto simbolico per supportare la ricerca contro la SLA, ovvero la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Il partecipante si rovescia addosso un secchio d’acqua gelida e sfida una o più persone (di solito tre) a fare lo stesso. Nel caso in cui il “nominato” non accetti la sfida, è chiamato a donare 100.000 dollari alla ASLA, l’associazione americana impegnata nella ricerca contro la SLA. Anche coloro i quali hanno optato per la “secchiata”, tuttavia, si sono impegnati a elargire cospicue somme di denaro.
I giocatori del Cagliari non hanno voluto essere da meno, e sfruttando i social networks (in particolare Instagram) hanno sposato questa nobile causa. I primi sono stati Adryan (il quale ha nominato Avelar) e Ibarbo (che ha nominato Marco Sau e Daniele Dessena). È stato quindi il turno del terzino brasiliano; attendiamo ora i rossoblù italiani.
Come si legge sul sito dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) la SLA è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose celebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria. Ad oggi non esiste una specifica cura per una malattia le cui cause non sono ancora state scoperte appieno. L’unico farmaco approvato in grado di rallentarne lo sviluppo è il Riluzolo, ma non è sufficiente.
Auspichiamo che i nostri beniamini rossoblù possano continuare a supportare questa iniziativa, contribuendo con la loro simpatia e soprattutto le loro donazioni a far progredire la ricerca.

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