Marko Pjaca sarà a breve ufficialmente un nuovo giocatore del Cagliari Calcio. L'esterno o trequarti croato classe '95 arriva da due anni dolorosi con la Juventus nell'arco dei quali ha subito un paio di gravi infortuni al ginocchio (compreso quello rimediato durante il prestito alla Fiorentina) che ne hanno limitato l'utilizzo e la crescita.
Tuttavia non sempre è stato così: prima di incappare negli intoppi fisici, Pjaca era considerato ampiamente da tutti gli addetti ai lavori come uno dei giocatori più promettenti dell'intero panorama internazionale. Sia con la maglia della Dinamo Zagabria, club in cui ha esordito da professionista, che con quella della Nazionale, ha mostrato qualità egregie che avevano convinto la Vecchia Signora a puntare su di lui prelevandolo per 23 milioni di euro dai campioni della Prva HNL.
La sfortuna ha fatto sì che il calciatore non abbia mai avuto la possibilità di esprimersi appieno a Torino ma la sua caratura, se fisicamente integro, rimane importante: Pjaca è dotato di una tecnica cristallina e di una grande corsa che gli permettono di prendere vantaggio sull'avversario in fase di transizione. Ha mostrato fin dalla tenera età di possedere fantasia, estro e il vizio del gol, tanto da divenire quasi subito una stella del campionato croato e uno dei giocatori più importanti della propria selezione.
In rossoblù non potrà agire dove preferisce, ovvero da ala, visto che Maran non utilizza gli esterni nel suo 4-3-2-1, ma verrà quasi sicuramente dirottato sulla trequarti, ruolo già ricoperto con discreti risultati sotto la gestione Allegri nel corso dell'esperienza bianconera. In quella posizione potrà dare certamente il proprio contributo alla squadra in termini di produzione offensiva, permettendo così ai titolari di rifiatare.
Per Marko Pjaca si apre quindi un nuovo capitolo della sua sventurata carriera: riuscirà l'ambiente sardo, già capace di rigenerare diversi giocatori, a farlo rinascere e a consegnare al mondo il talento che tutti i club conoscevano e al quale ambivano? Solo il campo ed il tempo potranno dirlo ma le premesse ci sono tutte.