Siamo alla vigilia di Brescia-Cagliari, match che aprirà il girone di ritorno per i rossoblu, chiamati a fare il risultato contro le Rondinelle dell'ex patron Massimo Cellino.
I sardi sono forti di una classifica sorprendente grazie a 29 punti conquistati in 19 gare, che fanno del club di Giulini la sesta forza di questa Serie A. Ma è anche vero che il Cagliari arriva da 5 sconfitte di fila tra campionato e Coppa Italia, per cui serve al più presto un'inversione di marcia.
I biancoblu invece navigano in posizioni ben diverse: penultimi in classifica con 14 punti, reduci dal sonoro 5-1 in casa della Samp e già con due esoneri nell'arco della stagione.
Domani Nainggolan & Co. dovranno vendicarsi del ko casalingo subito all'andata alla Sardegna Arena, dove la squadra di Corini si impose di misura 1-0 con un rigore di Donnarumma.
Il tecnico dei rossoblu Rolando Maran, dopo la rifinitura della squadra, si appresta a incontrare i media alle 12.30 nella sala stampa di Asseminello. Sarà presente per il nostro giornale l'inviata Alexandra Atzori.
Amici sportivi, buongiorno. Tra pochi minuti inizierà la conferenza stampa del tecnico del Cagliari Rolando Maran in vista del match contro il Brescia. La squadra è in ritiro ad Asseminello, è stata svolta stamani la rifiitura, alle 13:00 il pranzo, nel pomeriggio la partenza alla volta della Lombardia.
Ecco Maran, si comincia, ecco le sue dichiarazioni.
"I momenti difficili in una stagione arrivano e il nostro è legato a un periodo particolare. Abbiamo la consapevolezza di doverlo superare e sapevamo sarebbe arrivato ma l'abbiamo pagato molto caro. Un mese fa abbiamo avuto la gara con la Lazio e abbiamo fatto una grandissima gara, ma non siamo cambiati. Dobbiamo essere consapevoli e convinti di riuscire a superare questo momento. Rigiocherei tutte le gare, perche abbiamo affrontato le prime tre in classifica e l"Udinese, la cui vittoria è arrivata dopo una nostra rimonta. Ma forse rigiocherei quella contro la Lazio perché è quella che ha dato inizio a questo momento.
Mi ricordo dopo la gara contro la Lazio che mi avete chiesto che quella gara avrebbe potuto lasciare scorie ma non deve essere qualcosa che ci portiamo troppo appresso, poi abbiamo avuto delle gare che hanno acuito queste scorie, tipo l'aver regalato troppo agli avversari. Questo è ciò che dobbiamo superare.
Brescia-Cagliari decisiva per il mio futuro? No, può essere decisiva per la squadra, Maran non conta, conta solo la maglia. Mattiello, Cacciatore, Castro non ci sono: Castro perché non ha recuperato da un problemino che ha avuto contro l'Inter.
Dobbiamo cercare di portare gli episodi a nostro favore, cosa che non abbiamo fatto nelle scorse gare. Quello che riusciamo a produrre dobbiamo sfruttarlo al meglio e dobbiamo essere noi a creare queste cose positive. Dobbiamo andare alla ricerca di questo nella consapevolezza di riuscire a superare questo momento.
In Coppa Italia siamo andati in crescendo e abbiamo mostrato di avere energia, abbiamo dimostrato di stare bene e un solo mese non può togliere tutto ciò che di buono abbiamo fatto finora. È solo un mese.
Cragno? Sta lavorando, prima di martedì non aveva fatto nemmeno una partitina ma adesso sta iniziando a mettere minuti nelle gambe. Ritroverà la sua condizione migliore, ma ci vuole tempo.
Castro martedì ha chiesto il cambio per qualche problema, per questo non è convocato. Malumori da parte sua? Se ne ha non ne ha mai parlato con me.
Dal Brescia a Brescia abbiamo trovato una nostra identità con il doppio trequartista e l'inserimento di giocatori che allora erano appena arrivati. Siamo ancora sesti e questo deve essere un punto d'inizio per il nuovo corso.
Fare qualche cambio potrebbe dare un po' di freschezza alla squadra.
Non mi piace trovare alibi: se queste sei sconfitte li avessimo spalmati in tutte queste giornate, ovviamente l'entusiasmo sarebbe diverso. Però abbiamo incontrato tre squadre fortissime e abbiamo avuto la sconfitta di Udine che non doveva arrivare e queste situazioni hanno evidenziato alcuni aspetti negativi. Ma non dimentichiamoci che l'obiettivo del Cagliari non è la lotta scudetto. E consideriamo anche che sulle ultime quattro, molte sono state in trasferta.
Il Brescia ha ritrovato la qualità di essere sempre in partita, è una squadra che ha vinto in campionato e ha un identità forte. Ma noi dobbiamo solo concentrarci su quello che possiamo fare noi, sempre nel rispetto dell'avversario.
Mercato? L'unica cosa che mi auspico è di ritrovare la mia squadra, vedo come stanno i ragazzi e stanno male. Questa è la cosa più importante, poi parleremo d'altro.
Abbiamo preso gol sciocchi e non solo per problemi di squadra ma per episodi e questo ha minato la sicurezza della squadra. Sicuramente tutti dobbiamo lavorare meglio e ritrovare la sfrontatezza del passato, solo così torneremo ad essere quello che eravamo.
In questo periodo hanno giocato un po' tutti e stiamo lavorando a delle soluzioni che possono portare a un miglioramento in avanti.
Il calcio non ha memoria e questa euforia che abbiamo alimentato in questi mesi hanno portato i tifosi a sognare molto ma magari un po' ci si è dimenticato qual è il nostro posto. Dobbiamo realizzare comunque che stiamo attraversando un momento difficile e che dobbiamo tornare a fare quelle cose straordinarie che abbiamo fatto finora. Il nostro rimane comunque un campionato importante. Noi viviamo dell'affetto e dell'entusiasmo della nostra gente e solo noi possiamo uscirne".