Vlada Avramov non rientrava nei piani del nuovo Cagliari. Scaduto il suo contratto al 30 giugno, approda da svincolato, oggi ufficialmente, al Torino. Non solo un bravo portiere ma anche uomo spogliatoio di esperienza che avrebbe fatto certamente comodo al Cagliari di Zeman, che intanto cerca un terzo portiere. Anzitutto il buon Vlada è una grande persona. Legatissimo ai colori rossoblù, alla città di Cagliari e alla Sardegna, aveva espresso a più riprese il desiderio di poter restare nella città del sole fino a fine carriera per poi dedicarsi ai giovani. Senza pretendere nulla, non certo un posto da titolare, lui, che quando è stato chiamato in causa è risultato spesso decisivo e in alcune occasioni “miracoloso” con le sue prodezze (vedi Roma), si sarebbe accomodato in panchina, in tribuna, ma pur sempre con i colori rossoblù. Colori che si porta nel cuore, che si porterà dentro a Torino. Vlada Avramov, che ha rinunciato alle vacanze per andare a spalare fango nella sua Serbia messa in ginocchio dall’alluvione. Vlada Avramov, che rinunciò anche a quelle della scorsa stagione preferendo – nel silenzio e lontano da qualsiasi riflettore – andare di casa in casa, sempre in Serbia, nel quartiere dove è nato, a portare ogni giorno spesa e denaro alle famiglie più povere. Oggi i tifosi del Cagliari si sentono più tristi, Avramov non difenderà più i pali della porta rossoblù. Resta a tutti noi l’immagine indelebile di un professionista silenzioso e puntuale, presente e stimato da compagni, stampa e tifosi. Vlada Avramov: un campione di sport, un campione di vita, un esempio per tutti. In bocca al lupo buon Vlada!