Beppe Tomasini, campione dello scudetto nel mitico Cagliari del '70, è stato l'ospite principale della trasmissione "Il Cagliari in Diretta" all'interno di Radiolina, dove ha parlato del Cagliari dei suoi tempi e di quello attuale.
Ecco le dichiarazioni dell'ex rossoblu:
"Il Cagliari? La squadra è stata costruita bene, complimenti alla società, adesso siamo quinti o sesti ma la nostra coppa dei campioni è la salvezza.
Oltre Nandez mi hanno sorpreso Cigarini, che già conoscevo, e Rog.
Nainggolan? Ha trovato il suo ruolo, quello di trequartista dietro le punte. Ha tutto, anche il tiro da fuori, può fare la differenza. Magari se l'avessimo avuto sin dall'inizio nella posizione attuale avremmo potuto avere qualche punto in più.
Difesa? Va bene, siamo forti anche in quel reparto, con Pisacane che è un mastino e Pellegrini che spinge molto.
Il turno infrasettimanale è un po strano, ma il Cagliari ha comunque giocato bene sia a Torino, strappando un risultato utile non facile, e contro il Bologna. Ha saputo gestire i vari momenti della stagione e gli va dato merito.
Cosa diciamo noi glorie dello scudetto? Gigi Riva non vuol più parlare di calcio, noi invece siamo contentissimi e speriamo che rimanga il più in alto possibile.
Inserire i giovani? Quando la macchina va così veloce come sta andando ora e come andava con noi negli anni 70 è difficile che i giovani si possano affacciare in squadra e giocare, anche se magari a fine stagione la società potrebbe spingere per far giocare qualche giovane meritevole. Ai miei tempi i giovani si lanciavano con più facilità, ora sono più reticenti invece. Nella primavers di Canzi ci sono 4 5 elementi forti che potrebbero già giocare serie A.
Joao Pedro? È il giocatore con più classe, è quello che più di tutti è in grado di decidere una partita. È un fuoriclasse, sebbene abbia ancora momenti in cui si assenta completamente all'interno di una gara. Quest'anno sta migliorando sotto questo aspetto, ha già segnato 5 reti in 10 match.
Quest'anno il Cagliari ha doppioni fantastici, tra Castro, Ionita e Oliva che possono entrare dalla panchina e dare una grande contributo. Castro poi è un grande giocatore, serve molto al Cagliari.
Quando abbiamo pensato di poter vincere lo scudetto? Il primo anno siamo arrivati secondi con Boninsegna centravanti, ma non pensavamo di poter vincere. Il secondo anno invece, per tutto il girone d'andata non abbiamo parlato di scudetto, ma alla terzultima giornata d'andata, a Bari, dicemmo nelgi spoglaitoi: "Se non perdiamo qui vinciamo lo scudetto", e infatti non perdemmo e poi per tutto il girone di ritorno pensammo di poter vincere lo scudetto".