Maran: "A Torino con fame per stare sul pezzo"

"Squadra che vince non si cambia? Anche no"

Alexandra Atzori (inviata)
26/10/2019
Conferenze Stampa
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È la vigilia di Torino-Cagliari, nona giornata di Serie A, gli isolani cercano il settimo risultato utile consecutivo all'Olimpico, contro i granata che invece sono a caccia di punti dopo le due sconfitte nelle ultime tre gare, con gli uomini di Mazzarri che non vincono dal 2-1 contro il Milan, un mese esatto fa.

Alle 13.00 il tecnico dei rossoblu Rolando Maran incontrerà i media nella sala stampa di Asseminello, prima di partire alla volta del capoluogo piemontese.

Il live testuale sarà garantito dalla nostra inviata Alexandra Atzori. 

Amici sportivi buongiorno, tra poco inizia la conferenza stampa di mister Maran. 

In attesa dei convocati c'è da comprendere quali siano le condizioni di Nandez, ieri a riposo per una botta ricevuta in allenamento.

Ecco il mister, si inizia, ecco le sue dichiarazioni:

"La settimana è andata bene, abbiamo lavorato con le stesse intensità e applicazione, è un periodo positivo. L'entusiasmo può essere una leva ma l'applicazione è la stessa di sempre con partecipazione da parte di tutti. Non convocati anche cacciatore e lykogiannis, preferisco tenerlo a riposo, mentre nandez si è allenato ed è convocato. Ragatzu ha la febbre.

Mi aspettavo che i marcatori aumentassero dopo l'infortunio di Pavoletti, la squadra ha fatto sua la necessità di arrivare il gol in più modi. Le soluzioni che stiamo cercando di volta in volta stanno dando i loro frutti​.

Le ultima decisioni devo ancora prenderle, devo valutare ancora qualcosa perché devo tenere conto anche degli acciacchi. Non penso mai alla formazione della gara precedente perché ogni gara e ogni settimana di lavoro fanno storia a sé​.

Incontriamo una delle squadre più forti del campionato e non parlo solo dei titolari, perché anche gli altri non avrebbero problemi ad esserlo in qualunque squadra. Non mi fido del loro momento no, noi dovremo essere bravi ad opporre loro tutto ciò che abbiamo provato in settimana per metterli in difficoltà.

La compattezza del nostro gruppo è sicuramente il motivo per cui abbiamo risultati importanti in attacco e difesa. La ricerca del gol deve essere attenta perché non ci deve fare scoprire e non dobbiamo rischiare il gol. Noi dobbiamo sempre superare gli step nei confronti di noi stessi. Per ora grazie al lavoro ci siamo conquistati un angolo di paradiso e dobbiamo lavorare per difenderlo. E questo possiamo farlo solo lavorando su noi stessi senza pensare agli avversari.

Dobbiamo avere continuamente fame di qualcosa in più ed è questo che ci deve animare, dentro di noi abbiamo ciò che ci serve per guardare avanti e fare sempre meglio​.

Il fatto che si parli tanto di noi fa piacere a tutti, io personalmente non amo l'esposizione ma deve essere una spinta per crescere. Anche le gratificazioni, se canalizzate nel modo giusto, ti spingono a dare sempre di più e a diventare sempre più bravi​.

Il Torino è una squadra molto fisica ma noi non dobbiamo snaturarci. Dobbiamo avere rispetto per l'avversario, perchè è una delle squadre più forti del campionato, ma dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che abbiamo i mezzi per fare bene.

Se non avessimo perso le prime due chissà dove saremmo? Queste sono solo considerazioni, con i se non si va da nessuna parte, quello che conta è che dopo quelle due gare abbiamo iniziato un buon percorso e siamo usciti da un inizio non positivo solo con il lavoro. I ragazzi sono tutti uniti e partecipi, basta che guardiate i ragazzi che sono in panchina durante la partita, vedere come sono coinvolti...

Domenica ho detto che mi è dispiaciuto non dare spazio a chi sta lavorando bene e questo è un buon segno. Siamo davanti a una settimana ricca e sarà una buona occasione per chi scalpita​.

Faragò non pensavo fosse così avanti di condizione, ha una settimana di lavoro in più sulle spalle e non cambia nulla rispetto alla settimana scorsa.

Della squadra mi piace molto il fatto che non si molla mai, anche nei momenti più complicati della gara. Secondo me bisogna crescere un po' sotto il profilo della pericolosità, soprattutto considerata la mole di lavoro che si produce".

 

 

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