Nella giornata di ieri hanno preso avvio i lavori per portare la capienza dello stadio Sant’Elia a 12.000 posti entro poche settimane. Era presente per seguire l’inizio delle operazioni il neo presidente rossoblù Tommaso Giulini, che ha dichiarato: “Credo che la mia presenza al via dei lavori sia significativa e dimostri quanto la società abbia a cuore la questione stadio. Sarei dovuto essere ancora in Lega Calcio per l’assemblea sui diritti televisivi, ma ho ritenuto fondamentale essere presente in questo momento”. Insieme all’imprenditore milanese c’era anche Stefano Signorelli, l’imprenditore edile di Monza inserito all’interno del Cda rossoblù e responsabile per quanto concerne la messa a norma e realizzazione del Sant’Elia, il quale ha commentato: “È nostro obiettivo completare i lavori entro il 15 luglio, per far sì che la Commissione Provinciale di Vigilanza abbia il tempo necessario per verificare e autorizzare la capienza di circa 12.000 spettatori per il match d’esordio stagionale di Coppa Italia previsto per il 24 agosto”.
La fatidica quota 16.000 dovrebbe invece essere raggiunta a dicembre, quindi entro la fine dell’anno. Tuttavia, Giulini ha tenuto a precisare, come del resto affermato già nel corso della conferenza stampa del T-Hotel, che la società non è disposta a sostenere un costo ingente per il montaggio della Curva Sud e i lavori collaterali (le tribune infatti dovranno essere smontate subito dopo la fine del campionato 2014/2015). Per tale motivo si attende una proposta da parte dell’amministrazione comunale di Cagliari, che dovrebbe accollarsi parte delle spese: con Zedda, tuttavia, vige un patto in base al quale entro fine anno dovrà essere elaborato il progetto definitivo. Stefano Signorelli ha già avuto modo di dialogare con il sindaco del capoluogo.
In merito al “nuovo Sant’Elia”, Giulini ha in mente un impianto da 30.000 posti circa, e ha cominciato ad avviare contatti con altri imprenditori specializzati e finanziatori che possano sostenere i costi dei lavori. Non solo stadio, però: accanto saranno costruiti un palazzetto per le partite di basket e altre strutture sportive e fruibili dai tifosi, in particolare dalle famiglie, al fine di consentire di vivere il Cagliari sette giorni su sette. È ciò che ha sostenuto pochi giorni fa anche l’architetto Gianandrea Barreca, il quale oltre a suggerire di costruire il nuovo Sant’Elia accanto al vecchio (che poi verrebbe demolito lasciando spazio a un parco), ha fatto notare che mentre in passato gli stadi erano costruiti solitamente in periferia e concepiti unicamente per la partita della domenica, ora entrano a far parte attivamente del contesto cittadino, ricoprendo funzioni complementari utili per tutta la città.
Da non dimenticare anche i progetti per il centro sportivo di Assemini, definito “bellissimo” da Giulini. Il neo presidente ha intenzione di creare all’interno un’Academy Anglosassone, con nuovi campi per i giovani calciatori, oltre a spazi per le altre discipline, compreso il golf.
Come ultimo, Stefano Mattalucci, anche lui facente parte del nuovo Cda, ha affermato che lo stadio rivestirà una posizione importante nell’ambito della comunicazione con un canale dedicato: i tifosi potranno così essere costantemente informati in merito alle vicende del vecchio e nuovo Sant’Elia. E proprio nella giornata di ieri la società rossoblù ha comunicato i primi due hashtag del “nuovo corso”: #Asseminello e #StadioSantElia.