"Barella. Mi ricorda Xavi. Oggi si gioca meno con i lanci lunghi e più in transizione. Si corre tanto e si tiene meno la posizione. Prima c'era il vertice basso, ora i tre centrocampisti si scambiano di continuo. Barella è l'interprete perfetto del calcio moderno". Così Demetrio Albertini ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.