Cagliari, quante vittorie di misura!

Su 10 successi ben 8 colti con un solo gol di scarto

Michelangelo Corrias
25/04/2019
Approfondimenti
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Tutto ebbe inizio il 2 settembre del 2018, quando in trasferta la banda di Maran espugnò per 0-1 grazie a un capolavoro tattico la tana dell'Atalanta. Da lì in poi le altre vittorie saranno quasi tutte di misura: due 1-0 (contro Genoa e Frosinone) e cinque 2-1 (con Chievo, Parma, Inter, Fiorentina e Spal), che sommati al trionfo di Bergamo fanno 8 successi sui 10 complessivi conquistati finora in campionato.

L'ultimo esempio si è visto nel match interno con il Frosinone, sfida abbastanza soporifera ma in cui i rossoblù non hanno mai dato l'impressione di poter essere riacciuffati. Già, perché quando il Cagliari addormenta la partita una volta andato in vantaggio spesso riesce a portarla in porto, senza risparmiarsi però qualche patema nel finale, come accaduto per Inter e Fiorentina, dove i sardi hanno rischiato la grande beffa.

Vincere col contagocce non significa "sfangarla" o giocare col freno a mano tirato, ma dev'essere accolto al contrario come un pregio non indifferente alla voce gestione della gara. Ci sono spezzoni dove gli altri corrono di più e sono in uno stato di forma migliore, e in questi casi il Cagliari riconosce il momento complicato e serra in ranghi, dimostrando di saper soffrire con carattere. In altre circostanze invece, avendo il pallino del gioco, gli isolani conducono l'incontro con il pilota automatico, dosando sapientemente le energie.

Qualche volta magari anche la dea Fortuna ha fatto la sua parte, essendo il calcio uno sport episodico in cui pure i centimetri giusti fanno la differenza, ma così tanti punti ottenuti di misura non possono essere frutto del caso. La lettura corretta della partita diventa la chiave per questo tipo di successi, con i rossoblù che fiutano l'aria che tira e si adattano all'evoluzione del match, grazie inoltre agli accorgimenti a gara in corso del tecnico trentino, il più dei momenti lucido quanto i suoi uomini nel correggere l'andamento dell'incontro dalla panchina.

Ecco che allora le vittorie sono "misurate" due volte: sia per il solo gol di scarto che per i calcoli ragionati.

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