Ore decisive per il futuro della Cagliari Calcio. Tifosi in trepida attesa, ottimismo e scetticismo che si fondono tra i colori rossoblù.
Capitolo stadio
Domani è in programma la riunione della Commissione Provinciale di Vigilanza per l’ok definitivo al progetto a 16000 posti per il Sant’Elia. Un passaggio formale, una riunione formale, c’è solo da mettere in sinergia le carte del comune con quelle del club rossoblù. L’ok è scontato, anche perché il sì al progetto era già stato dato nella scorsa riunione, e quello di domani, rappresenta solamente un passaggio burocratico obbligatorio ma non un pericolo. Il Cagliari giocherà le gare casalinghe della prossima stagione al Sant’Elia. Per potersi iscrivere basta l’ok al progetto (così come ha ben spiegato il sindaco Zedda in conferenza stampa) anche qualora ci dovessero essere lavori in corso e capienza quindi ridotta.
Capitolo cessione Cagliari Calcio
Per rilevare il club di Viale La Playa in pole c’è il gruppo made in USA rappresentato in Italia da Luca Silvestrone. Accordo di massima raggiunto a Miami con il patron Cellino, incontro fissato per firmare il pre contratto domani a Londra con i rappresentanti dei dieci investitori interessati al club, al nuovo stadio, a molti altri progetti per la comunità cagliaritana e non solo. Cifre da capogiro. 82 milioni per società, centro sportivo di Assemini e terreni di Santa Caterina ad Elmas. La caparra è pari a 10 milioni, da versare entro domani, o Cellino – per sua stessa voce – è pronto a far saltare tutto. Una trattativa che da una parte “è ad un passo dalla firma conclusiva”, come ha ribadito Silvestrone in conferenza stampa, ma che allo stesso tempo resta terribilmente fragile. Basta un non nulla e tutto salta. C’è da tenere ferreo il vincolo di riservatezza, occorre che comunque il passaggio della Commissione provinciale di vigilanza resti semplicemente formale e non ci siano nuovi rinvii, e necessario che ognuno faccia la sua parte nel migliore dei modi. Se così sarà, domani le parti firmeranno, Silvestrone avrà portato a compimento il suo mandato, fermo restando che con ogni probabilità, in caso di accordo definitivo Cellino-USA, lo rivedremo sicuramente con un ruolo importante all’interno della nuova Cagliari Calcio. Infine, precisa Silvestrone, siglato il pre contratto, versati i 10 milioni "Gli investitori verranno a Cagliri per presentarsi e faranno una conferenza stampa"
La seconda strada
Alla porta e alla finestra c’è sempre Giulini, pronto a rientrare in scena qualora il progetto Cagliari a stelle e strisce dovesse saltare. L’imprenditore milanese ha messo sul tavolo di Massimo Cellino un’offerta economicamente molto più modesta per l’acquisizione del club e del centro sportivo. Si parla di circa 38 milioni di euro. Potrebbe esserci un ritocco verso l’alto, ma gli 82 faraonici milioni, Giulini non li ha.
Il colpo di scena
C’è però Massimo Cellino in grave difficoltà economica sul fronte Leeds. Una società, quella dello United, che versa in uno stato di profondo rosso. Cellino necessita di soldi, necessita di un piano di risanamento che non può non partire dall’incassare liquidità fresche attraverso la cessione della Cagliari Calcio. Almeno così detta la logica. Perché si sa, Cellino è capace di tutto: e se in pole per concludere l’affare ci sono gli americani, in seconda posizione Giulini, la terza via si chiama Cellino bis. Il presidente potrebbe chiudere momentaneamente la questione vendita, restare per un’altra stagione alla guida sia dei bianchi inglesi che dei rossoblù sardi restando comodamente in quel di Leeds. Gli servirebbe semplicemente una persona di sua fiducia e di grande competenza per “sostituirlo” al meglio. Francesco Marroccu non direbbe di no.
Mancano 24 ore, in campo restano tre possibilità che in un modo o nell’altro segneranno comunque e per sempre la storia rossoblù.