Portiere, centrocampista (o meglio tuttocampista) e attaccante: un Azzurro in ogni reparto per il Cagliari, che questa volta dopo Juve e Roma è la squadra con più rappresentanti in Nazionale maggiore.
Partendo dal guardiano dei pali con la 28, se il CT ha deciso di puntare su di lui è presto detto: nel corso di questa stagione Cragno si sta consacrando come uno dei migliori portieri della Serie A. L'estremo difensore toscano è migliorato notevolmente rispetto agli anni precedenti, specie nelle uscite alte e sulla sicurezza in generale, superandosi in alcuni momenti con parate da vero felino (vedi quella su Quagliarella a Marassi), e non è certamente colpa sua se in Nazionale la porta è chiusa dal baby prodigio Donnarumma.
Chi invece può avere tranquillamente un posto da titolare, oltre ad essere uno dei talenti su cui si poggerà il nostro calcio per ripartire, è sicuramente Niccolò Barella. Nell'Italia è stato inserito in un centrocampo a 3 con ottimi risultati, ma non bisogna dimenticarsi il vasto spartito di qualità tattiche del giovane cagliaritano, che fa della duttilità la sua arma migliore, ed è per questo che piace tanto al Mancio, il quale stravede per i giocatori multitasking.
Infine, tocca a Pavoletti. L'ariete di Livorno è arrivato in doppia cifra anche quest'anno, per cui non poteva essere lasciato a casa davanti alla TV. Oltre ad avere una spiccata bravura nelle sponde e nel far salire la squadra, la sua dote principale, come risaputo, è il colpo di testa, per cui potrebbe fare molto comodo nelle situazioni di calci da fermo, magari entrando a partita in corso. Vedremo se riuscirà a ritagliarsi uno spazio tra Immobile e Quagliarella.
Ma anche se non giocheranno tutti e tre, per il Cagliari e la Sardegna sarà un altro motivo di orgoglio, dopo l'esordio della "Natzionale", vedere un po' di rossoblù nella maglia Azzurra.