Salutato Dessena, riabbracciato Deiola e accolto Oliva, il Cagliari rimanda al dopo Sassuolo tutte le operazioni di mercato in entrata e uscita.
Farias (ad oggi più lontano dal Bologna, così come Falcinelli dalla Sardegna nel discorso scambio attaccanti) vorrebbe andar via. Il brasiliano farà parte della lista dei convocati per la gara di Reggio Emilia e soltanto negli ultimi giorni di mercato conoscerà il proprio futuro non necessariamente (a questo punto) lontano dal Cagliari. Maran non vuole rinunciare al Mago, il sodalizio di Via Mameli valuta il cartellino dell’attaccante sei milioni.
Farias potrà dunque salutare il Cagliari (piace ad Atalanta e Sassuolo) soltanto se si troverà un club disposto a versare la cifra richiesta senza escludere a priori eventuali contropartite tecniche.
Prosegue il pressing del Brescia per Sau, con le parti ancora distanti sul prezzo del cartellino. Per “Pattolino” serve un milione di euro.
In mediana Cigarini chiede spazio, ad ogni modo, improbabile una sua cessione.
Cercasi terzino sinistro. Resta in piedi la pista Peluso, si esplora quella che porta al marocchino classe 1992 Achraf Lazaar del Newcastle finito ai margini del progetto Benitez.
Il Cagliari spinge per chiudere in prestito con diritto di riscatto. Il problema non è rappresentato dal valore del cartellino (un milione) ma dal robusto ingaggio percepito dal calciatore. L’idea di dividerlo al 50% tra i due club non convince la compagine britannica.
Certa la permanenza di Lykogiannis, Pajac via (in prestito, piace all’Empoli e al Frosinone).
Sul fronte uscite neppure Andreolli (su di lui Spal, Frosinone, Brescia e Leganes) è certo di poter lasciare Asseminello. Con Klavan out per sessanta giorni, al centro della difesa restano soltanto Ceppitelli, Romagna e Pisacane. Troppi pochi per poter cedere l’ex Inter senza un’eventuale nuovo innesto.
Dubbi, nodi e il tempo tiranno che non strizza l’occhio al Cagliari, chiamato in pochi giorni a chiudere al meglio una sessione di mercato diventata spinosa e complicata.