È cosa buona e giusta

Nicolò Barella e il Cagliari hanno scelto di rimanere insieme per amore e buonsenso, merce sempre più rara al giorno d’oggi

Antonello Cossu
17/01/2019
Approfondimenti
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Metà del calciomercato invernale è già volato via e, dopo una prima fase caldissima e incerta, la situazione Barella pare essersi stabilizzata su binari congeniali al Cagliari e ai propri tifosi.

È infatti praticamente certo che (anche se, lo ribadiamo, nel calciomercato tutto è possibile e nulla si esclude a priori fino alla fine) il gioiellino numero 18 resterà in Sardegna e, almeno fino a giugno, proseguirà nel suo percorso dì crescita in rossoblù con la mente sgombra da pensieri e distrazioni.

Resterà per contribuire a portare a casa l’obiettivo che ad oggi rimane incerto, ovvero la salvezza, e non rischiare di vedere la propria squadra invischiata in situazioni spiacevoli senza avere il potere di rimediare. È stata una scelta saggia per entrambe le parti che sicuramente avranno altre occasioni, magari a stagione terminata, per parlare dell’argomento.

Attualmente sia il Cagliari che Barella avrebbero avuto troppo da perdere per procedere oltre (tralasciando il fattore economico), così il buonsenso ha prevalso sul fascino delle sirene estere. Per una volta a trionfare non è stato il denaro ma il sentimento, la ragione e la volontà di mettere il bene collettivo prima del proprio, il che in uno sport di squadra  è sempre cosa buona è giusta.

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