Daniele Conti compie 40 anni, e proprio nel giorno del suo compleanno, l'ex Capitano del Cagliari è stato festeggiato dal Consiglio Comunale con la consegna di un riconoscimento per la carriera sportiva e per l'attaccamento dimostrato alla maglia della squadra della città.
Visibilmnete emozionato #DC5 ha dichiarato:
"Una grande emozione. Voglio ringraziare tutti per questo riconoscimento. Per me è una cosa molto importante, come ho sempre detto ho sempre amato questa società, questa maglia per tutto l’affetto che mi sta dando, sia quando giocavo che adesso.
I giovani? E’ un ruolo nuovo. E’ chiaro che stare con i giovani mi mantiene giovane è una cosa che sto facendo con molta passione, sto cercando di far capire ai ragazzi cosa serve per migliorare. Non tutti possono diventare calciatori ma diciamo che crescendo come uomo poi vedi tutto sotto un’altro occhio. Quindi son contento di quello che sto facendo.
Cagliari? E’ un rapporto di amore reciproco, quando sono arrivato ero giovanissimo e dovevo capire ancora tante cose. Sia la società che i tifosi mi hanno mostrato cosa significasse giocare per il Cagliari e quindi una volta che l’ho capito è stato tutto più facile, mi ha fatto crescere come uomo e son riuscito a fare qualcosa di importante.
Oggi c’è paura di lanciare i giovani? Non penso perché se un giovane è bravo gioca, Mancini ha convocato tanti giovani in Nazionale, quindi non sono d’accordo su questo perché secondo me se un giovane è bravo emerge.
Il mio percorso? E’ stato un percorso graduale, quando sono arrivato qui a 19 anni mai avrei pensato di trascorrere tutto questo tempo qua a Cagliari, devo essere onesto. Ho avuto delle difficoltà iniziali, quindi nella mia testa l’obiettivo era quello di far cambiare idea a tante persone. Son contento di quello che sono riuscito a fare perché alla fine mi ha formato il carattere.
Barella parte? Non posso rispondere, anche perché c’è il presidente che si occupa di queste cose. Nicolò sta dimostrando di essere un giocatore forte, a questa domanda non posso rispondere.
La sua crescita? Nicolò ha tutto per diventare un grande calciatore, l’ho conosciuto da giovanissimo, era un bambino. Le sue qualità si vedevano, son contento di quello che sta facendo perché è un ragazzo sveglio, umile e per fare il calciatore quelle sono qualità necessarie.
Il Cagliari quest’anno? Bene, il mister ha dato un’impronta alla squadra. Allenatore di grande esperienza, grande lavoratore e soprattutto ha dato delle regole che in gruppo ci vogliono. Il Cagliari è una squadra quadrata grazie al lavoro.
Un giovane promettente? Sinceramente fare un nome non mi sembra corretto. I ragazzi interessanti ci sono, è giusto fargli fare il loro percorso senza pressioni e se hanno le qualità emergeranno.
Un futuro da allenatore dei giovani? Al momento non mi interessa, alla fine il ruolo da allenatore ti porta ad andare via. Io ho fatto una scelta, da Cagliari non vorrei mai andar via, son contento di quello che sto facendo, i ragazzi mi stanno trasmettendo delle emozioni incredibili e la corsa dopo il gol al Napoli lo dimostra".