Baricentro troppo alto, difesa che fatica a rientrare per poter chiudere con la diagonale e l’avversario che ringrazia mettendo a segno il gol del vantaggio. Sembra a prima vista il copione di un film mal riuscito, ma qui non c’è finzione o recitazione di mezzo.
La voglia di strafare e di mettere i binari della partita a proprio favore con un approccio aggressivo e con una retroguardia molto alta ha giocato un brutto scherzo al Cagliari e al suo allenatore Rolando Maran. Proprio da questo tipo di situazione i rossoblu hanno subito il gol di Pussetto.
Una rete, quella dell’argentino ex Huracan, che ha messo a nudo le significative difficoltà di ripiegamento e di concetto tecnico della formazione sarda. Quali spiegazioni, quindi, si possono dare al primo gol preso dal Cagliari ieri pomeriggio alla Dacia Arena? Le risposte a tale quesito sono diverse e hanno tutte un unico comune denominatore: la mancata coordinazione del sistema di gioco.
In primo luogo, è doveroso sottolineare la situazione di parità di uomini da parte del Cagliari (3 ovvero le punte Farias, Cerri e Joao Pedro) contro i centrali dell’Udinese (Opoku, Ekong e Nuytinck). Nello sviluppo dell’azione, il possibile uno contro uno di Farias sullo stesso Opoku è vanificato dal mancato dribbling del brasiliano che, non essendo riuscito nell’intenzione di aprire la difesa di Nicola e di servire i due compagni a rimorchio, ha consentito la costruzione della ripartenza avversaria.
Un altro aspetto da mettere in evidenza è la palla lunga che porta all’attacco della profondità di Pussetto (e di conseguenza al gol). In quel pallone controllato e lanciato da Stryger-Larsen, cos’è mancato al Cagliari? Anche in questo caso, parliamo di mancata coordinazione del sistema di gioco.
Ai rossoblu è mancato il filtro del centrocampo di Bradaric e Ionita che non vanno in marcatura preventiva sul portatore di palla e corrono all’indietro, lasciando però troppo spazio all’avversario che è libero di poter impostare. Infine, ultima ma non meno importante, è la parte finale dell’azione.
Per via del baricentro troppo alto della linea difensiva dovuta alla ripartenza 3 vs 3 a favore sfumata in precedenza, il Cagliari non solo fatica a rientrare per poter chiudere con la diagonale l’attaccante, ma quest’ultimo con il controllo a seguire mette fuori causa Srna che era fuori posizione e che quindi partendo con una frazione di secondo in ritardo viene superato da Pussetto che insacca battendo Cragno.