Nella conferenza stampa pre partita del sabato, il tecnico rossoblù Maran vide giusto nel dichiarare che Diego Farias non solo era in perfetta forma ma che avrebbe meritato la soddisfazione del goal per l’atteggiamento e costanza dimostrata in settimana con il gruppo.
Infatti proprio il folletto brasiliano in una delle prestazioni più apatiche della stagione dei sardi, partendo dalla panchina, è riuscito a determinare quel cambio di passo che ha ravvivato la manovra di gioco rossoblù sino ad arrivare ad un pareggio che a metà della ripresa appariva quasi insperato.
Il brasiliano che lo scorso gennaio sembrava già con le valigie pronte verso Bergamo ha visto il suo destino mutare rapidamente in pochi mesi, infatti dopo essere stato confermato dal nuovo Mister, nonostante qualche prestazione incolore e il riacutizzarsi di precedenti infortuni è riuscito a risorgere ancora una volta da un periodo difficile, dimostrando le sue indubbie qualità.
L’energia e l’imprevedibilità che il mago di Sorocaba è in grado di trasmettere al reparto offensivo sardo, rappresenta un elemento di rottura determinante quando si vuole ad una certa fase di gara tenere la squadra stretta e ad aggredire gli spazi, soprattutto quando gli avversari sono posizionati tutti dietro la linea della palla riducendo notevolmente le possibilità di manovra del gioco.
Infatti come già mostrato nel recente passato, le qualità dell’attaccante classe’90, sono in grado di rendere più pericolosa ed imprevedibile l’intera manovra offensiva, mostrando la capacità di tenere in costante apprensione qualsiasi difesa avversaria. Sicuramente però, nonostante la buona prestazione in terra laziale, solo con la continuità di rendimento, “il Mago” potrà cogliere definitivamente l’occasione di consacrarsi come elemento cardine dell’attacco rossoblù.