Il nuovo corso della nazionale Italiana sta man mano prendendo forma, attraverso una nuova filosofia calcistica voluta dal commissario tecnico Roberto Mancini, chiamato ad una non semplice ricostruzione dopo il flop in salsa svedese che ha impedito agli azzurri di andare al Mondiale di Russia.
Il selezionatore, in particolare, punta molto sul gioco propositivo e votato sulla tecnica e la velocità degli interpreti offensivi che compongono il nuovo attacco azzurro. Questa scelta, tuttavia, non sbarra in maniera totale la possibilità di inserimento del classico centravanti.
In questa tornata di convocazioni, Mancini ha optato per Immobile e Lasagna, ma la vera sfida è stata per il terzo slot di prima punta tra il cagliaritano Leonardo Pavoletti e il granata Andrea Belotti. La scelta del Ct, com’è noto, è ricaduta sul bomber della formazione di Rolando Maran.
Per il numero 30 rossoblu è la terza chiamata azzurra, la prima con la maglia del Cagliari (le altre due sono arrivate quando vestiva la casacca del Genoa n.d.r.). La promozione di Pavoletti non corrisponde, però, ad una bocciatura per Belotti, come ha sottolineato di recente lo stesso Mancini in quel di Coverciano.
Ad ogni modo, la sfida tra i due attaccanti non è affatto terminata e nel Monday night della 13^ di campionato, con i rispettivi club, saranno di fronte l’uno contro l’altro. Entrambi sono predatori dell’area di rigore, ma hanno un’interpretazione del ruolo completamente diversa.
Pavoletti preferisce essere più ariete (anche se Maran ultimamente sta puntando su di lui anche per il lavoro sporco di sponda anche con partecipazione attiva palla a terra), mentre Belotti abbina i classici movimenti del tipico centravanti boa a quelli di sfondamento sul lungo quando la squadra tende a ripartire con più uomini in avanti (tutto questo accade grazie alla sua potenza fisica e alla sua velocità nonostante l’elevata statura.
Sebbene i numeri diano al momento ragione a Pavoletti con 6 gol contro i 4 di Belotti, gli elementi per un emozionante duello ci sono tutti e i rispettivi club contano tanto su di loro per ottenere punti importanti per la classifica di Serie A. Al campo l’ardua sentenza, con l’azzurro all’orizzonte.