Il Cagliari è una delle società storiche del panorama calcistico italiano, in primis per essere stata la prima squadra isolana, se non addirittura del Sud, a vincere uno Scudetto nel lontano 1970, quando un certo Gigi Riva faceva il bello e il cattivo tempo in Serie A e nel mondo. Tanti sono i campionati passati nella massima serie dalla società sarda, che ha disputato anche importanti competizioni europee ed è una realtà nella quale si sono consolidate le carriere di ottimi calciatori. Tra di essi vi sono molti uruguayani, procedenti da una scuola florida di talento che ha avuto nel capoluogo sardo un hub importantissimo, soprattutto negli anni '90. Questa eccellente tradizione calcistica, propria di una realtà che vanta 15 titoli di campione d'America e 2 di campione del mondo, ha visto come tanti suoi giovani calciatori trovavano un nido per crescere in quel di Cagliari. Non c'è da sorprendersi, dunque, se oggigiorno l'allenatore della squadra rossoblù sia Diego Lopez, nato anch'egli a Montevideo, capitale del paese latinoamericano.
Il primo grande fenomeno ad aprire questo ponte culturale ma anche e soprattutto calcistico è stato, però, Enzo Francescoli, che arrivò a Cagliari nel lontanissimo 1990 dopo un'esperienza al Racing di Parigi. In pochi avrebbero potuto immaginare che un fantasista di quel calibro potesse approdare in una realtà non di primissimo livello, eppure l'uruguayano che fu protagonista a Italia '90 atterrò a Cagliari con la convinzione giusta e realizzò tre splendide stagioni al Sant'Elia. Sebbene non riuscì mai a competere per obiettivi come la coppa dei campioni, che oggi vive delle emozioni procurate da squadre come Real Madrid e Barcellona, tra le favorite dalle quote Champions del momento, Francescoli divenne idolo a Cagliari e aprì questa connessione con il suo paese. Insieme a lui, infatti, era arrivato un certo Daniel Fonseca, che passò a Cagliari solamente due stagioni prima di andare al Napoli, dove sarebbe stato prima compagno e poi sostituto di Antonio Careca. Memorabile rimarrà negli occhi dei tifosi azzurri la sua cinquina al Valencia in Coppa Uefa. Il sinistro di Fonseca aveva però iniziato a farsi notare proprio a Cagliari, dove insieme a Francescoli faceva sognare i tifosi locali.
In seguito sarebbero approdati al Sant'Elia un difensore dai piedi buoni come Pepe Herrera e soprattutto Fabian O'Neill, un centrocampista dotatissimo tecnicamente e anche molto potente fisicamente. Fu lui il vero erede di Francescoli dal punto di vista della fantasia e dell'estro, con una serie di intuizioni geniali che risolsero tante partite al Cagliari. Sebbene mancasse di una certa continuità di rendimento, O'Neill lasciò il segno al Cagliari, dove ancora oggi è ricordato con tantissimo affetto. Dopo di lui sarebbe arrivato anche Nelson Abeijón, l'uruguayano con più presenze nel Cagliari, ben 168. Anche Dario Silva, che poi avrebbe fatto fortuna altrove, compì i primi passi al Sant'Elia e fu l'ennesima dimostrazione dell'occhio lungo di Massimo Cellino nel reclutare ottimi giocatori in quel di Montevideo. L'ultimo in ordine di tempo è Matias Vecino, ora titolare indiscusso nell'Inter: scusate se è poco.