Col passare delle settimane l'evoluzione tattica della squadra rossoblù avviata dal nuovo tecnico prosegue a gonfie vele. Fra i giocatori che si sono messi maggiormente in luce nello scacchiere di Rolando Maran vi è sicuramente Artur Ionita, centrocampista, o meglio “tuttocampista” moldavo ex Verona.
Già, tuttocampista, perché grazie alla propria importante duttilità abbinata a un'ottima corsa e a un discreto piede può essere schierato praticamente in ogni zona del centrocampo, mantenendo quasi intatto il rendimento. Trequartista, centrale, mezz'ala, esterno, non c'è ruolo che Artur non abbia temporaneamente ricoperto (il più delle volte per necessità), anche se la sua posizione preferita rimane quella di interno, dove esprime il meglio di sé.
Tale aspetto è prepotentemente emerso nell’ultima trasferta al Franchi, avversaria la Fiorentina: Ionita, schierato sull'asse mediano, ha disputato una partita incredibile nella quale lo si è visto correre letteralmente ovunque per cercare di "mettere una pezza" alle inizitive avversarie. Il suo apporto è stato rilevante ed ha certamente dato una mano al Cagliari a guadagnare un punto in uno stadio difficilissimo come quello della viola.
Per quanto riguarda il rapporto con Maran c'è poco da dire, ogni allenatore stravede per i giocatori generosi e il tecnico trentino non fa eccezione, ecco perché difficilmente rinuncia a lui e piuttosto che privarsene preferisca adattarlo a svolgere diversi compiti, che siano di copertura o più raramente offensivi.
Riassumendo, la vera forza del ragazzo è esprimibile in una sola frase: Ionita è un giocatore che garantisce equilibrio e l'equilibrio fra le due fasi permette molto spesso di vincere le partite, che alla fine dei giochi è l'obbiettivo principale di ogni squadra professionistica al mondo.