Maran: "Cagliari piazza prestigiosa, Pavoletti da Nazionale"

"Colpito dal rispetto dei sardi, lo respiri in ogni frangente"

La Redazione
13/10/2018
Interviste
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"Del sardo mi ha colpito il rispetto", parola di Maran che non dimentica la morte della giovane madre di Assemini uccisa dall'alluvione: "Abitava proprio qui, a pochi chilometri dal centro sportivo. Siamo ancora tutti sconvolti e addolorati".

Il Cagliari, la classifica

"Più che i numeri o la classifica, preferisco analizzare il percorso di crescita e la squadra è cresciuta nel suo essere squadra e nell'interpretazione delle partite ", racconta il tecnico a L'Unione Sarda.

Tre mesi alla guida del Cagliari

"Le sensazioni provate appena arrivato oggi sono certezze. Sento sempre più forte il senso di appartenenza e questi colori addosso. Cagliari ti fa reincarnare, ti immerge nel suo modo di essere".

I sardi, un aspetto caratteriale che colpisce

"Il rispetto, lo respiri in ogni frangente".

Giocatori che sorprendono

"Cito Srna e Padoin perché sono quelli che hanno vinto di più: l'umiltà e l'entusiasmo che hanno ogni giorno sono da esempio. Così come lo è il capitano Dessena".

Castro

"Ha iniziato con qualche problemino fisico e la sua condizione doveva crescere. In effetti col Bologna ha giocato una partita sopra le righe. Sono contento, so quanto vuole dare e ci stava soffrendo".

Sau e Farias alla ricerca del gol

"Per me non è un problema, lo diventerebbe se lo fosse per loro. Danno alla squadra quello che serve, poi è chiaro che per un attaccante il gol è importante".

Barella in Nazionale

"Sì, e ho rivisto lo stesso Barella del Cagliari. E questo è un motivo d'orgoglio per me che lo alleno, per i compagni, per i tifosi e per il presidente che ha fatto di tutto per trattenerlo".

Ma non Pavoletti

"Mi dispiace non vedere tra i convocati Pavoletti, soprattutto in questo momento in cui c'è bisogno di attaccanti e lui in Italia è tra i più forti".

Il Cagliari per Maran

"Cercavo l'occasione giusta per crescere e l'ho trovata. In una piazza prestigiosa, di grande fascino, con compagni di viaggio ideali e un presidente ambizioso".

Giulini, obiettivo metà classifica

"Premesso che dobbiamo sempre ricordarci da dove siamo partiti, il nostro è un percorso di crescita, poi non so dove questo ci porterà. So molto bene, però, quanto valore ha la salvezza. Il che non significa limitarci o non voler stupire tutti, anzi".

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