Go hard or go home. I rossoblù, dopo un periodaccio a livello di risultato, ospita il Bologna in una gara che rappresenta già uno spartiacque importante per cosa voglia essere il Cagliari da grande.
La squadra di Pippo Inzaghi aveva iniziato il campionato in modo quasi disastroso, raccogliendo un solo punto nelle prime quattro gare. La svolta è arrivata alla quinta, quando i felsinei hanno clamorosamente sconfitto la Roma di Di Francesco. Poi il k.o. preventivato con la Juve e, ancora, la vittoria con l'Udinese nell'ultimo turno. Proprio quest'ultimo successo ha rimesso in pace il Bologna con la classifica, regalandogli una situazione abbastanza serena, e concedendo fiato al suo mister Inzaghi, che era finito sulla graticola dopo l'inizio così così.
Un buon contributo alla resurrezione dei rossoblù l'ha dato il recupero del centravanti Santander, che pareva essere solo un oggetto misterioso. Invece "El Ropero" (l'armadio) è un giocatore vero, uno con una decina di gol nelle corde che potrà sicuramente far comodo ad una squadra come il Bologna. È lui il terminale offensivo di un undici che ama disporsi con un prudente 3--2, dove a far la differenza è una fase difensiva svolta in modo molto oculato.
In quest'ottica diventano protagonisti i laterali, e in particolare Mattiello e Dijks. Il terzino ex Juve e Chievo si sta mettendo in luce in questa prima parte di stagione, decidendo già la sfida con la Roma con un suo gol e propiziando quella con l'Udinese con un bell'assist. Per il resto non è certo una squadra che fa la partita: preferisce attendere l'avversaria di turno (specie in trasferta) per ripartire in velocità e catalizzare le occasioni a disposizione, sfruttando le doti dei suoi velocisti, tra cui spiccano i nomi dei giovani Svanberg, Orsolini e Okwonkwo.
Probabile formazione (3-5-2): Skorupski; Calabresi, Danilo, De Maio; Mattiello, Svanverg, Pulgar, Dzemaili, Dijks; Santander, Falcinelli.