Filippo Romagna è uno dei difensori migliori a disposizione del Cagliari nonché il futuro del club per quanto riguarda la retroguardia. La scorsa stagione e l'inizio di questa hanno mostrato che il giocatore è valido e che, con il tempo necessario, si farà.
Nonostante ciò il giovane ha seguito gli ultimi due match, contro Sampdoria e Inter, dalla panchina per una scelta tecnica di mister Maran. Turnover deliberato quindi, non richiesto da nessun problema fisico ma probabilmente suggerito da un momento di smarrimento mentale attraversato dal ragazzo. Esclusioni che hanno fatto rumore dato che Romagna (almeno in questa stagione) non aveva ancora saltato nessuna gara prima della trasferta di Parma.
Proprio la partita del Tardini (in cui il difensore aveva commesso un paio di errori importanti) deve aver dato al tecnico delle indicazioni precise sullo stato di forma del calciatore che successivamente si sono tradotte nella sua estromissione dai titolari contro blucerchiati e nerazzurri.
L'obbiettivo dell'allenatore chiaramente non è punirlo in qualche modo ma mostrare al gruppo che in una squadra che si rispetti vige la meritocrazia: tutti i giocatori si impegnano al massimo negli allenamenti e tutti, chi più e chi meno, meriterebbero di giocare la domenica. Le doti dei singoli fanno ovviamente la differenza in sede di scelta ma non devono diventare un lasciapassare per il campo se non accompagnate da una spolverata di impegno, professionalità e concentrazione.
Aver guardato i propri compagni giocare farà certamente bene al classe '97 che col Bologna potrebbe ritrovare una maglia da titolare e riprendere il proprio percorso di crescita da dove si era temporaneamente interrotto.