L’enfant prodige del Cagliari Nicolò Barella, dopo la trasferta di San Siro, ha terminato per la prima volta cinque partite di fila senza ricevere ammonizioni. Un dato sicuramente insolito ma allo stesso tempo importante per chi era abituato a vedersi sventolare davanti agli occhi la media di un giallo a domenica.
L’aver cominciato ad invertire la tendenza negativa è un’ottima notizia per il Cagliari e per il ragazzo stesso, visto che canalizzare l’irruenza che lo contraddistingue è il primo passo per diventare un giocatore importante. Non era ammissibile continuare a rimediare un cartellino a gara per poi rischiare ulteriori sanzioni o veder condizionato il proprio rendimento nell’arco dei novanta minuti.
Tutti gli hanno sempre riconosciuto grandi doti fisiche e buona tecnica fin dall’esordio, avvenuto giovanissimo, ma era la disciplina il suo vero tallone d’Achille. Era ed è ancora, perché non si può pensare di eliminare un problema di questo tipo in pochi mesi, però la strada imboccata è quella giusta e dimostra la bontà del lavoro che Maran sta facendo sul calciatore.
Forse le raccomandazioni ricevute prima in Sardegna e poi da Mancini - in Nazionale - hanno cominciato a fare breccia nella mente del centrocampista. Fatto sta che dalla partita di Bergamo pare quasi un altro, nel senso più positivo del termine. Se continuerà a migliorare di questo passo farà certamente una grande carriera.
Per adesso i sardi se lo godono e sperano di farlo per il maggior tempo possibile.